Bibliografia Vichiana II

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BROGLIO ■ CAMPIGLIO - PASSERINI • CORRENTI - BUFFA

quella razionale o vichiana coi loro schemi, ai quali tutte le storie singole si dovrebbero conformare. Nell’altro, intitolato Considerazioni sulla storia d'ltalia , si discorre del Vico (pp. 539-41). Cfr. Croce, Storiografia italiana nel secolo decimonono , I, 37. 15. G. Campiglio. Il Campiglio è maggiormente noto per una Storia generale d’ltalia dagli antichissimi tempi fin a ’ dì nostri (Milano, 1835). Ma egli pubblicò altresì (Milano, 1841) una Storia dei progressi delle scienze filosofiche, cioè psicologia, scienze politiche e morali, faciente parte di un Saggio sul perfezionamento della filosofia. E in questo secondo libro (volume 11, pp. 45-52) non mancò di discorrere del Nostro. Cfr. Croce, Storiografia italiana nel secolo decimonono, I, 109. 16. G. B. Passerini. Una striminzita esposizione della Scienza nuova esibì Giambattista Passerini nella prefazione alla sua versione della Filosofia della storia del mondo antico dello Hegel (Capolago, 1841), pp. xiv-xv, ristampata, col titolo Giudizio del signor G. B. Passerini sulla « Scienza nuova » , nelle Opinioni e giudizi sulle opere del Vico, pp. 153-54. 17. C. Correnti. Accenna al Vico anche Cesare Correnti da Milano (1815-88) nel discorrere Del criterio storico nella fisiologia morale nella Rivista europea (nuova serie del Ricoglitore), anno 1845, volume 11, pp. 680-81. 18. Un innominato. Quanto la lettura della Scienza nuova fosse comune tra i patrioti italiani durante il periodo eroico del Risorgimento, appare, tra l’altro, da un opuscolo anonimo dal titolo « Dio, Fuomo e le lettere, pensieri di un esule italiano » (Italia, 1846), che ragioni varie fanno supporre non nativo della parte meridionale della penisola. 19. D. Buffa. S’è già accennato (p. 472) genericamente a un componimento drammatico sul Nostro dovuto al sociologo e uomo politico ligure Domenico Buffa da Ovada (181858), ministro dell’ agricoltura nel ministero subalpino presieduto dal Gioberti (1848-49), il quale si loda molto di lui, affermandolo, tra l’altro, uomo che « aveva, per la schiettezza dei modi e la lealtà dell’ animo, anche la stima degli avversari ». Qui si aggiunge che il volume s’intitola, precisamente ; « Giambattista Vico, dramma storico di Domenico Buffa, preceduto da alcune poesie dello stesso » (Torino, presso Carlo Schiepatti, 1845). Ma, più che per codesto dramma, il