Bibliografia Vichiana I

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AVVERTENZA

(1800-1826). nei quali, per opera soprattutto degli esuli napoletani del 1799, il nome dell’ autore della Scienza nuova cominciò a essere considerato grande in tutta Italia e oggetto talvolta di censure e malcelate irrisioni, ma qualche altra anche di culto fanatico a varcare con frequenza sempre maggiore le Alpi. La quarta sezione, che dal 1827 va al 1860, concerne 1’ altro periodo in cui, segnatamente per l’opera intelligentemente divulgativa, se pure scientificamente censurabile, delFallora giovane Giulio Michelet, per le fatiche consacrate alle opere del Vico da Giuseppe Ferrari, e anche per l’assidua « propaganda » vichiana di Vincenzo Gioberti, il Nostro divenne scrittore «in moda», ossia d’incontrastata e, per un certo tempo, ogni giorno crescente fama europea e particolarmente italo-francese. La quinta sezione, che decorre dal 1861 al 1900, considera il non lieto quarantennio di, come direbbe il Vico, « barbarie » positivistica, lungo il quale l’attutito interessamento per gli studi filosofici, resteriorizzarnento delle ricerche storiche quasi a semplici indagini erudite e il decadimento degli articoli e volumi di critica letteraria quasi a mere questioni di fonti e di biobibliografia, provocarono, per inevitabile ripercussione, lo scemare a quasi venire meno dello studio e della fama di chi, al tempo stesso che contro i puri filosofi, aveva combattuto con tutte le sue forze anche contro i meri filologi o eruditi dei suoi tempi, i quali già mortificavano nel modo anzidetto la storiografia non meno civile e politica che letteraria. La sesta sezione, la quale include ricordo quanto lontano di tempi felici ! i primi quattordici anni del secolo corrente, è consacrata a quello che il Nostro chiamerebbe un « ricorso », .cioè al grande rifiorire, per opera soprattutto dello storicismo ritrionfante (e, per esso, segnatamente di Benedetto Croce), dello studio e della fama di lui, diffusa via via non solo nell’Europa tutta, ma anche nell’Estremo Oriente e nelle lontane Americhe. La settima comprende il periodo fortunoso abbracciente la prima guerra mondiale, per l’ltalia anche la lunga parentesi fascistica, più ancora la seconda guerra mondiale : un periodo nel quale, malgrado tutto, s’è continuato a lavorare molto intorno al Vico. Nel suddividere le singole sezioni in capitoli e, per lo più, i capitoli in paragrafi, mi sono ispirato ai criteri suggeriti di volta in volta dalla materia stessa, non senza in ciascun capitolo e in ciascun paragrafo rispettare il più possibile la sue-