Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù

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Libro VI. Dal 1891 al 1900 .

qualche progresso, piccolo o grande, si fece. Non è da ommettere il trasporto del noviziato in Italia, che in più maniere tornò di giovamento anche agli esterni. Lo stesso si dica della casa di terza probazione, che in questo tempo avemmo entro i confini della nostra provincia. Ora diremo in particolare dei ministeri esercitati. 2. Quanto alle chiese, è da parlare anzitutto di quella nuova di Piacenza, consecrata, come dicemmo, nel 1896. Subito i Padri cominciarono a faticare in essa. Ma in sulle prime, avvisatamente si presero poche e modeste fatiche, amando operare il bene senza offesa dei Parroci vicini, e senza destare, con troppe novità, maraviglia nel popolo. Quindi, a poco a poco, introdussero le solite funzioni delle nostre chiese. Tal modo di procedere fu da Dio benedetto, sicché la chiesa prese ad essere molto ben frequentata e, quel che più importa, la gente dava assai lavoro ai confessori. Circa la chiesa di Mantova, a quello che sopra si disse aggiungeremo che si cominciò a veder ricevere tutti i giorni la Santa Comunione non pochi, che prima appena vi si accostavano una volta al mese. Causa di sì bei frutti, in un terreno per altro sì ingrato, fu (oltre a quello che si disse di sopra, trattando dei lavori fatti intorno alla chiesa) la caritatevole industria e costanza dei Padri, la distribuzione delle Messe, anche nei giorni feriali, in ore comode per il popolo ; il Rosario recitato ogni sera, seguito dalla benedizione dei Santissimo Sacramento, e la solenne celebrazione del mese di maggio con quotidiano discorso. Dopoché la chiesa fu resa indipendente dal Parroco, altri pii esercizi vi furono introdotti, che giovarono in gran maniera ad attirare il popolo e far frutto nelle anime. Basti nominare solamente la funzione del primo venerdì del mese in onore del Sacro Cuor di Gesù, con esposizione del Santissimo per tre ore, e discórso. Nel 1898 si cominciò a fare ogni domenica il catechismo al popolo. Nella chiesa di San Bartolomeo a Modena ferveva il lavoro più che in tutte 1’ altre della nostra provincia. Fu ripresa, I* anno 1891, l’usanza del discorso tenuto ogni domenica dai così detto animalista. In quaresima poi si faceva tutti i giorni il catechismo al popolo. Passando sotto silenzio le altre cose, diremo solo del bellissimo presepio, costruito nella cappella di Sant’ Ignazio, per la prima volta, nell’ anno 1900, ove si