Genti d'arme della Repubblica di Venezia

Anche la famiglia Brandolin ha fornito in ogni tempo alla repubblica prodi guerrieri. Nella prima metà del secolo XV il conte Brandolino del fu Guido da Bagnacavallo viene condotto al soldo di Venezia insieme al Gattamelata. Tali furono i servigi resi al serenissimo dominio da questi condottieri che ottennero in dono nel 1436 il feudo di Valmareno da dividersi in parti eguali. Per rinuncia del Gattamelata padre a Polissena Romagnola, che aveva sposato Tiberio Brandolino, tutto il feudo rimase pochi anni appresso a quest’ ultimo. Venezia in seguito, per ricompensare anche le benemerenze di Tiberio, lo investì di una condotta di genti d’arme, che si conservò nella nobile casa fino agli ultimi tempi della repubblica. I conti Brandolin presero' parte come condottieri a quasi tutte le guerre combattute dai veneziani. Trai valorosi alla battaglia di Fornovo incontriamo Guido V; Gianconte e Cecco in quella di Agnadello nelle schiere dell’ Alviano; così nelle guerre contro i turchi, gli uscocchi e in molti governi particolari di piazze vediamo posteriormente impegnati i loro discendenti Guido VI, Brandolino IX, Francesco Maria, Guido AGI, Paolo Emilio, prestando l’opera in servizio sempre diligente e fedele ( l ).

(*) Chiavenna. : Delle più nobili imprese fatte nelle guerre eie. dai Signori Br(indoliti. Padova, Crivellavi, 1648. Bobtolotti o Giomo-Yalmarkxo ; Spigolature d'archivio. Venezia, Visentini. 1898. Arch. di Stato in Venezia. Senato Terra, reg. 41, o. 63. Moisksso. Op. cit.

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