Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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requazione non addossa i voluti effetti. Molte università non resero esecutivi i ruoli, molte altre non ne esaurirono la compilazione, parecchie non la iniziarono neppure, seguitando a vivere chi a battaglione e chi a gabelle. E merito del decennio l’istituto del Catasto Fondiario. Il R. Decreto 8 agosto 1800 , abolendo le antiche prestazioni in numero di 23 che vessavano le popolazioni, ordinava la Contribuzione Fondiaria e d’industria con attività dal l u gennaio 1807, La contribuzione sullo proprietà veniva commisurata al termine medio della loro rendita imponibile (netta), calcolata su di un coacervo decennale ; e con R. R. dell’ 8 novembre 1806 restava fissata a 7.000.000 di ducati, oltre 5 grana addizionali per ducato , allo scopo di fronteggiare le spese per sussidi, ed eventuali riduzioni e rimborsi. Le operazioni di ricognizione dei beni furono eseguite nel 1807 fra Sindacò Eletti ed appositi funzionari detti Commissari Divisori e Controllori. Altro merito del decennio fu quello di aver organizzata l’Amrainistrazione finanziaria con una gerarchia razionalmente ripartita, in guisa non solo da render piani i sistemi delle riscossioni in genero, quanto rapido ed agevole il controllo. T primi preposti al ramo fiscale nella provincia di Molise, furono : Maurizio Richard, francese. Ispettore provvisorio delle Contribuzioni dirette, nominato con R. D. 2 gennaio 1807, e Zurlo Biase Ispettore titolare nominato in successione con R. D. 23 giugno 1807, poi Intendente. La contribuzione fondiaria della provincia di Molise fu di : L, 621.350 nel 1806 „ 434.060 „ 1807 „ 628.069 „ 1808 „ 629.000 „ 1809 „ 569.500 „ 1810-1812 „ 870.000 „ 1813 „ 890.000 „ 1814 „ 858.500 „ 1815- 1880 (191). Nel 1876 era pervenuta alla cifra dì L. 2.515.807 ; e nel 1912 ha superato (sovrimposta compresa) i tre milioni, ciò che determina una pressione tributaria individuale di L. 7,83.