La diplomazia europea

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Luigi XIV

taglia, no fomentava le discordie. « Degne « d’essere meditate sono Le istruzioni in co« testa occasione trasmessegli da Versailles, « perchè disvelano la politica sistematica« mente seguita da Luigi verso 1’ Inghilterra « ne' ventanni che precedettero la rivolu« zione. Scriveva il re di Francia gravi « novelle essere giunte da Madrid, ove spe« ravasi assai che Giacomo si unisse a « stretta lega con l’Austria, non si tosto « ottenuta certezza che il parlamento non « gli darebbe noia: quindi manifestamente « giovare in siffatte contingenze che il par« lamento si mostrasse riottoso. Perciò Ila « rillon ebbe ordine di far la parte di attiz« zatore di discordie adoperando ogni pos« sibilo precauzione onde non venir disco« porto: a corte non doveva intralasciare « occasione per aizzare lo zelo religioso e « l’orgoglio del re, mentre faceva mestieri « nel tempo istesso clic tenesse co’ mal« contenti segrete relazioni. Queste erano « invero scabrose, e richiedevano somma « destrezza; nonpertanto, senza esporre il « proprio governo, poteva 1' ambasciatore « stimolar lo zelo degli oppositori a prò « delle leggi e delie libertà inglesi, e di far « intendere come codeste leggi e codeste