La diplomazia europea
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Luigi XIV
« cimi mesi ottenne dalle potenze estere tal « rispetto, da eguagliare quasi quello ispl« rato dal protettore ». (Macaulay) Nella corte di Versailles, morto Lionne nel 1671, prevalse il partito della guerra, rappresentato da Louvois: si voleva punire r Olanda. Nel 1673 gli eserciti francesi comandati da Condè e Turenne V invasero, la vinsero, e quella si umiliò; ma Louvois voleva annientarla. Gli animi si esacerbarono: fu abbattuto il partito francese, assassinati i fratelli De Witt, c sali al potere il partito opposto con Guglielmo d’Grange, il quale disse: « Difenderò la patria fino al mio ultimo sospiro, e morrò nelb ultima trincea ». Il matrimonio di Guglielmo d r Grange con Maria di York, che doveva più tardi portare quello alla corona d’lnghilterra, servi allora a legare lo statoldero ed il re britannico. Questi si fece mediatore tra Guglielmo e Luigi, ed a Nimega fu fatta (1678) la pace. Quivi il re dì Francia s’accordò con lo statoldero, restituendogli Maestriclit, e limitando le sue pretese sul Belgio; ma d’altra parte la Spagna dovette cedere la Franca-Contea con alcune città de' Paesi-Bassi, e V Impero le cesse Friburgo. Con la pace di Nimega la Francia allargò le sue frontiere, aggiunse nuovi allori alle sue armi,