Un poeta dialettale friulano, imitatore del Béranger

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No già. fila. Rosine, Ti prèj, no sia fila : dove il doppio senso Ira il filare reale, filare il lino, e il filare metaforico, filare un idillio, è discretissimo, come si conveniva alla buona donna. Discretissimo, e pure di più effetto che non l’oscenità del francese (da giustificarsi certo psicologicamente come uno scoppio, nella vecchia, dell’antica donna, che sapeva i fai ter pas) ; perchè è in contrapposto al file, la me Rosine, file, Rosine me, di prima: No sta fila, Rosine, Ti prèi, no sta fila. Effetto questo che viene a mancare nel Béranger, in in grazia che il ritornello e la sua modificazione finale non corrispondono parola per parola. Per ottenere l'intento, alla constatazione voi non filate avrebbe dovuto rispondere quest'altra: ahimè! voi filate troppo! Ma quella quenouilìe ha guastato tutto. Concludendo: lo /erutti, imitando la canzone del Béranger o cambiandone in parte lo svolgimento l’ha resa più naturale e pili conveniente al suo scopo; le ha dato uno svolgimento psicologico, le ha infuso un’anima arguta che non aveva, non senza una leggera tinta di humor e d’intenzione satirica: le ha dato vita, movimento, schiettezza; e secondo il cambiamento introdotto nel carattere della madre, ha finemente mutato e coordinato tutti gli altri particolari o la loro espressione nel verso; sicché la semplicità e la sveltezza che danno alla canzoncina l’aria di un ghiribizzo messo giù in punta di penna, sono invece frutto dell’arte