Un poeta dialettale friulano, imitatore del Béranger

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uno speciale lascia-passare dalla moda, anzi addirittura un diploma ufficiale, sono, purtroppo, di tutti i luoghi e di tutte le età. Udine però non era Torino, e meno Parigi : le eccellenze mancavano. Ma c’ erano in compenso di buoni borghesi e di molti conti, che facevano la parte del senatore francese. Quindi la convenienza, essendo la scena trasportata qualche gradino più basso nella scala sociale, di cambiare un po’ il carattere del placido marito e pili d’im poco quello dell’amante. Ecco perchè mutano molti particolari, WV opera del piemontese o al ballo aristocratico del senatore, è sostituito il concerto di tìalarin; sparisce la legazione in Gallizia del Broderie e il castello del Béranger. Ecco perchè il tocco di mano del sé nate ur diventato il me car dell 'eccellenssa, si dilata in una strofe intera e si accentua di tanto nello Zorutti : Co m ! incontro par lis stradisi Umilissin servitor E ce inchins, ce scapelàdia! Tant che ’o foss F imperator. Tutto codesto è una buona riduzione friulana, tutto codesto dà naturalezza all’imitazione, e tanta, insieme col rimanente che nessuno ne sospetterebbe l’origine francese ; tutto codesto dico può farci ammirare l’abilità e il line criterio dello Zorutti ; ma l’arte ne scapita. Perchè il carattere del marito perde di finezza, e l'allegra stupidità, vera o simulata, degli altri due, apre, nello Zorutti, un varco troppo largo all’interesse materiale più grossolano. Sèdi fiesie o di di vore De’ só taule ’o soi paron ; Vadi tard, vadi a bu inore Lui mi lasse il miór booon.