Bandiere ed emblemi veneziani
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dei tre valentuomini che giustamente si erano pronunciati per uno stendardo comunale e non politico così come lo avevano Palermo, Firenze e Roma e « Bologna, deliberava che quale vessillo del Comune venisse adottato il tricolore nazionale, con interzato, nella parte superiore del verde, il leone d’oro andante su campo rosso. La competente Consulta Araldica del Regno ha mai approvato questa deliberazione del Comune di Venezia ? Certamente no, fino ai 5 gennaio 1886, poiché in quel tempo il Commissario del Re presso la predetta Consulta Araldica, in una privata lettera scritta da Torino p), dichiarava non risultargli essere stata presa alcuna deliberazione definitiva circa il vessillo scelto dal Comune di Venezia, irregolare , per riguardo all’ arte araldica, e visioso, relativamente all’estetica , e faceva voti che si compissero gli atti per ottenere la approvazione governativa, e che per la regolarità e per la beilessa del simbolo , vi si introducano modificasioni consone alle buone regole dell ’ araldica , concordi coll estetica , ed improntate allo studio ed alte risultante dei monumenti e delle tradis ioni. Sia o non sia avvenuta la approvazione governativa, intorno a ciò non è il caso di discutere ; certo ò tuttavia che le tre bandiere, le quali da non molto tempo venne deciso sieno innalzate sulle antenne di
(i) Trovasi riportata dal citato Cecchettì il quale, nella sua Memoria, stampa per due volte con evidente ei rore : i$ Dicembre /573 per /5 Dicembre 1879,