Bibliografia Vichiana I

SCIENZA NUOVA SECONDA

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testo, ma anche d’una parte dello spoglio delle varianti dell’edizione ferrariana s’ avvalse, pure polemizzando col Ferrari, Francesco Predari nei tre volumetti in ottavo con numerazione continua (pagine liv, più due innumerate, più 511), stampati presso la Tipografia Economica di Torino, e che, sebbene s’intitolino «La Scienza nuova di Giambattista Vico, or per la prima volta integrata ed illustrata con aggiunte e note tratte da altri scritti dell’autore », recano in misura così illusoria le aggiunte e note promesse da poterle fare considerare inesistenti. Invece, riproduzione materiale del solo testo del1’ anzidetta edizione Ferrari furono i « Principii di Scienza nuova di Giambattista Vico d’intorno alla natura comune delle nazioni, volume unico », che, in pagine xii-607, un L. Masieri curò in Milano nel 1853 pel libraio-editore Luigi Cioffi, premettendovi brevi notizie intorno alla vita e agli scritti del Vico : brutta ristampa, che non divenne al certo più venusta nell’essere, nel 1857, riprodotta a sua volta, anche nel frontespizio e nei cenni introduttivi, dall’ altro libraio-editore milanese Fortunato Perrelli. Nel frattempo, esauritasi altresì la mentovata seconda edizione (1844) del testo Ferrari, lo scrittore lombardo ne dava, ancora una volta presso la medesima casa e col medesimo frontespizio (pagine xxxvi-582), una terza, qua e là migliorata, nel senso che, insieme con una decina di noterelle erudite, vi furono aggiunti, tra le varianti, pochi spogli, aneti’ essi frettolosi e incompiuti, delle Correzioni prime e seconde. E integra ma non bella ristampa di quest’ ultima ferrariana fu quella pubblicata in Napoli nel 1859 dal Pomodoro nel quinto volume della sua silloge (pagine xvi-349) ; alla quale ristampa 1’ essere rimessa più volte a nuovo con cangiati frontespizi, qualcuno dei quali con la data del 1880, non risparmiò la fine ingloriosa d’essere esposta sino a una quarantina d’anni fa su barrocci e « bancarelle », salvo a divenire oggi quasi una rarità bibliografica. Dopo un così fitto succedersi di riedizioni, traduzioni e ristampe, l’ultima Scienza nuova uscì affatto dal mercato librario ; tanto che pel periodo 1859-1911 il bibliografo non trova da registrare altro che un opuscolo di 59 pagine, nel quale, col titolo « Scritti inediti di Giambattista Vico tratti da un autografo dell’autore » (Napoli, stamperia della R. Università, 1862; e «seconda edizione», che, per altro, è ristampa di solo frontespizio, Napoli, Michele D’Auria, 1896), Giuseppe