L'elemento slavo nell'albanese della Calabria Citeriore

kossdtè, mietitore. —Meyer: kose } kostre, JeóSere , falce, che dice derivato dallo slavo. —Alh. C-: korzit, mietitori; te korzét , la mietitura. Qui in luogo di Jcosait, kosset abbiamo korsit , korsét con il cambiamento della s interna in r; ìndi per assimilazione eufonica della continua sorda z con r, l’esito korzit, korzét. Per il cambiamento della s interna in r cfr. nel lat. arcaico esam e eram ; asena e arena; Vales ios, Furioß per Valerios, Furios; etc. Si avverta poi l'uso degli albanesi di cambiare la s finale in r come i Dori: gr. %alxvs alb. %s'Xkoq, ibXkovq] gr. (pég alb. (f ÓQ , e la prevalenza della r anche sulla n presso gli albanesi toski. Comunemente per falce usano gli Albanesi di Calabria drdpr. kósa —capelli, ser.; kósi, bulg. Cfr. slav. cesati, pettinare; kósa, chioma, asl.—Hahn : kóss-a, chioma. —Meyer: kose, treccia, che riconduce allo slavo. Parimenti riconduce allo slavo ser. kécka , ciocca di capelli, il sost. kétse, fanciulla.—Alb. C. : kéèea, chioma. È evidente che l'esito dell’Alb. C. non riviene al gr. chioma. kóè— corba, cesto, nsl., ser., bulg.; kóà'i, asl.; dira. koSic, piccola corba. —Hahn: kóé-i, corba grande.— Meyer: koé, corba. frinì, kóss, corba. — Alb. C.; Sóéi e stési, cesto, corba, crivello per grano. Nell 7 Alb. C. bisogna pensare a uno scioglimento della k slava in sk, ks, ksg: Cfr, séte , chioma Alb. S, per un ksgéte , mentre Alb. C. késea, Alb. keèéte, késea, kóss-a, slav. kosa, skt. kesa, kaisara, lat. caesaries , chioma. koàic —dim. di hóè, nsl.,ser., gerletta,piccola corba.—Rossi: koèiki: koscicci, staza, metadella, misura da grano.—Alb, C.: kóeii, misura da grano, proprio in forma di piccola corba. Qui si rivela la gutturale intatta della base slava. L'albanese deve aver mantenuto la posizione della tonica della parola slava kós, e non dal dira, slavo koéiò ma dal tema integro slav. koè- deve aver fatto il suo diminutivo.

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