L'elemento slavo nell'albanese della Calabria Citeriore

piatta, che riviene direttamente al bizantino xaXdcxvc, di sviluppo parallelo allo slavo. Cfr. at. flahj piatto; frinì, pldlce, cosa piatta; gr. aAatvg; lat. are. plótus, plautus . pò Ite a luogo fatto a scaglioni, e per similitudine ogni oggetto di tal forma, nsl., ser. (1). —Hahn: politss-a f scansia murale. Cfr. slav. poitea, col significato di scansia murale. —Meyer : poViUe , scansia murale, che ammette derivare dallo slavo. —Alb. C.: polizza, luogo digradante; e più determinatamente la parte concava dei focolari albanesi dove sta la cenere. pop sacerdote, ser., riferibile al gr. bizantino aaitàg (pùpa), clericus minor, non al ndxxtig (papa) donde viene Io slavo papeè'i asl. t papeè, nsl., papa, titolo che si dava ai vescovi, e che dal principio del VP sec. d, C. si cominciò a dare esclusivamente al vescovo di Roma. —Alb. C.: papas, sacerdote, non riferibile allo slavo, ma al gr. xaitàg direttamente. poréz gabella, multa, nsl., ser. —Meyer: porés, gabella, che riferisce allo slavo. Alb. C.: pomi, entrata, tassa, gabella por uè iti raccomandare, nsl, ser.; poricé, bulg. Cfr. gr. TtoQóvva, apparecchio, ordino. —Hahn e Rossi: porsit, porosità commettere, fedecom mettere. —Meyer: porsi, porosi, incombenza, ordine, che dice derivato dallo slavo. —Alb. C. : porsit, raccomandare; porsitti, raccomandò; te porsitenje, ti raccomando. Lo slavo e il greco hanno significato analogo. Ma l'albanese deve essere derivato dallo slavo e non dal greco, e ciò attesta anzitutto la presenza continua della dentale del tema porosit- nelle varie manifestazioni della voce. póse e napóse, separatamente, ser. —Bogdan: smpósa; halate tè emposa, istrumenti distìnti. Alb. C. : posse ti, tu separatamente, tu specialmente.

(1) Cfr. il mìo studio « L’elemento slavo nella toponomastica della Venezia Giulia» in Studi glott. it. Voi. IV, Loescher 1907.

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