La diplomazia europea
il principe
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che la conoscenza di quella lingua sia il fondamento della diplomazia, ed a rai proposito il principe di Bismarck nello sue memorie dice; « Nella diplomazia si aggiunga che « gii aspiranti i quali posseggono beni di « fortuna, o casualmente hanno conoscenza « di lingue straniere, specialmente della fran« cese credono perciò solo di avere un mo« tivo per essere preferiti, e perciò hanno « maggiori pretese ad arrivare in alto, a « dirigere, e si sentono più proclivi alla eri« tica. La conoscenza delle lingue, come la « posseggono i primi camerieri, eziandio « presso di noi costituiva la cagione prin« ci pale del loro credersi chiamati alla db « plomazia e gli ambasciatori che ado« pera vano tale lingua anche nelle loro let« tere private al ministro, si raccomanda« vano per questo come specialmente adatti « alla diplomazia, quand'anche fossero co« nosciuti come privi di criterio politico ». h) Gli agenti Il principe. — La diplomazìa nascendo cadde in mano a’ re, e a dimostrare ancora più la relazione che passa tra guerra e diplomazia, furono gli eserciti stanziali che fecero cadere questa in mano a' re. « In