La diplomazia europea
il prìncipe
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rona. Infatti oltre la competenza nel diri ocre la diplomazia di uno stato, ci vuole del segreto, una certa continuità e delle tradizioni, e queste si trovano bene nella corona che non subisce, se non più raramente, r alternarsi di uomini e di partiti, e ci vuole inoltre una responsabilità, la quale si adatta bene a’ re, che dalla fortuna della guerra e della pace tirano la legittimità della loro permanenza sul trono; mentre una guerra od una pace sfortunata li travolge, è dà luogo a cambiamento di governo e di dinastia. Ed inoltre per l'unilateralità de’ parlamenti questi sono inadatti alle negoziazioni diplomatiche. In Inghilterra, paese classico, né il parlamento, nè tutto il gabinetto è messo a parte della diplomazia. Infatti, come dice Thiers, « secondo buso della diplomazia inglese tutto « era disposto perché vi fossero ad un tempo « due negoziati, l'uno ufficiale ed apparente, « l'altro segreto ed effettivo. Questa usanza « della diplomazia inglese è obbligatoria in « un governo rappresentativo. Nelle pratiche « ufficiali dicesi ciò che può esser ripetuto « nelle camere, e si riserba al negoziato « segreto ciò che non può essere pubbli« cato. Nel caso sopratutto in cui il mini« stero è scisso sulla questione della pace,