La politica antitaliana in Austria-Ungheria
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ALESSANDRO DDDAN
e anzitutto nell’ltalia alleata, non nemica! E un appoggio equo e lecito, che gli italiani chiedono dai fratelli del regno, come lo chiedono e l’hanno i tedeschi dell’Austria dai tedeschi di Germania. La mancanza di questo appoggio morale gli italiani dell’Austria la sentirono subito dopo la morte di Aehrenthal, il quale era riuscito ad imporre negli ultimi tempi una certa moderazione verso gli italiani. Uno o due giorni dopo la sua morte si può dire cominciò tutta una serie di persecuzioni delle autorità provinciali contro gli italiani: prima il divieto in Dalmazia di vender oggetti a favore della Lega Nazionale (Società prò scuole italiane), poi scioglimento del comune a Fola, poi proibizione di feste italiane, scioglimenti di sodalizi italiani a Trieste ed a Gorizia, arresti e bandi di italiani a Trieste ed a Trento, stessi divieti contro la Lega Nazionale nel Trentino (1), e cosi via per non ripetere gli esempi prima addotti. Ebbene la stampa italiana inutile nemmeno parlare di quella viennese non disse parola di tutto ciò ; tanto che persino il deputato clericale trentino, prete e buon austriaco, on. Gentili, credette opportuno, senza paura di esser tacciato d’irredentismo, di deplorare in un forte discorso alla Camera di Vienna, che si approfitti dello stato di guerra, in cui si trova l’ltalia, e della congiura del silenzio intorno alle cose degli italiani in Austria per infierire sempre più contro di loro; un rimprovero alla stampa italiana lo stesso deputato diresse anche nel giornale II Trentino dei 25 maggio a. c. in una specie di risposta all’articolo di Rastignac nella Tribuna. Se qualche volta, in grazia ai movimenti un po’ più forti dell’opinione pubblica italiana, alle re voltoliate degli studenti ad
(1) Il numero dei bandi di italiani regnicoli dalle province italiane doli’Austria avea raggiunto negli ultimi mesi della guerra libica la spettacolosa cifra in media di 50 alla settimana ! La sola logotenenza di Trieste ha decretato dal 1° di gennaio a. c. fino ad oggi circa 700 di questi bandi! In questi giorni di crisi balcanica pare che questi rigori contro i regnicoli stiano già cessando. Ad Innsbrueti è comparso, pure in questi ultimi mesi, un libello « Die Irredenta » di uno dei soliti anonimi (« Un tirolese ») pieno zeppo delle più maligne insinuazioni contro gli italiani e specialmente contro la Lega Nazionale , che è una società puramente culturale, compietamente apolitica, per lo meno tanto apolitica quanto gli Schulverein tedeschi, che hanno per protettori gli arciduchi austriaci e ricevono apertamente, pubblicamente vistose sovvenzioni da governi e da principi regnanti di Germania, e quanto le società scolastiche slavo, che pure ricevono apertamente denari dall’estero !