La politica antitaliana in Austria-Ungheria

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ALESSANDRO DTJDAN

alleati. Invece le alte sfere austriache non ne vogliono sentir parlare nemmeno ; perchè vogliono andar a dar del capo nelle dure montagne dei Balcani. Quindi gli italiani devono provvedere, come meglio possono, alla loro difesa nazionale, civile, linguistica anche in queste province. Abbiam veduto: agli italiani d’Austria non resta che continuar disperatamente, concordi la loro resistenza, evitando ogni apparenza, che potesse offrir ai loro molteplici nemici i soliti pretesti di accuse d’irredentismo, di alto tradimento e simili ; schierati intorno alla Lega Nazionale , la benefica associazione, che istituisce e mantiene scuole italiane, ove il governo le nega, essi combattono strenuamente; ma come i tedeschi d’Austria hanno aiuto dai tedeschi di Germania e gli slavi dalla Russia, così gli italiani hanno diritto di avere l’appoggio morale ed economico dei loro fratelli del regno: aiuti alla Lega Ndzionaie, appoggio efficace alle industrie, ai commerci, agli istituti finanziari italiani in Austria nel campo economico, appoggio morale nei giornali, nelle manifestazioni dell’opinione pubblica del regno, purché tenute nei giusti limiti senza che assumano quelle forme irredentiste piazzaiuole, volute dai nemici degli italiani per corroborare le loro accuse e che finiscono col togliere valore anche a quegli scatti d’ira popolare in Italia, che tante volte sono giusta e doverosa risposta a ingiustizie flagranti commesse in Austria contro gl’italiani; scatti però, che possono aver efficacia soltanto, se scevri da ogni secondo fine, da ogni tendenza men che corretta nei riguardi di politica internazionale e che soltanto cosi possono permettere un amichevole scambio di vedute a favore degli oppressi anche fra i due governi alleati (1). Come del resto son dannosi agli interessi degli italiani d’Austria gli opuscoli e gli articoli di giornali predicanti ed elogianti l’irredentismo e son arma in mano degli avversari nostri, cosi pure le pubblicazioni, che da qualche tempo han cominciato a spesseggiare in Italia, per esempio nella Voce di Firenze, che ha edito recentemente anche un intero volume di oltre 200 pagine su questa materia (2) contro l’irredentismo sono danno-

(1) E qui sarà bene ricordare ancora una volta l’intervento di Guglielmo I e di Bismarek a favore dei tedeschi d’Austria nell’agosto 1871, già citato nella nota i/r • p -iv(2) Angelo Yivantb. Irredentismo austriaco (pubblicato dalla Libreria delia Voce: Firenze, 1912), un libro che avrebbe il suo lato buono per una