Silvio di Porcia alla battaglia di Lepanto

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riino al Dicembre 1580, lasciando di sé ottima fama. 0 Tenuto di nuovo il governo di Brescia con ducati 700 di stipendio e 500 di sovvenzione, 2 ) ed il comando dello ceniido di Salò e Riviera, 3 ) fu nominato nel 1584 governatore di Corfù, ove ottenne dalla Repubblica d’impiegare il figlio Fulvio 4 ) in qualità di capitano, e vi rimase fino al Giugno 1586. 5 ) Nel 1589 la Repubblica volendo ricompensare le eccezionali benemerenze del Porcia, gli conferì la condotta d’una «banda di genti d’arme » rimasta vacante per la morte di D. Pio Enea Obizzi, 6 ) e nel 1590 7} lo mandò al Governo di Padova, e poscia a quello di Verona col ragguardevole stipendio di ducati 1000 annui. 8 )

1) Lettera 1580 - IO Dicembre dei Rettori di Zara al Serenissimo. Archivio detto. 2) Ducale 1580 - 26 Giugno. Archivio detto. 3) Ducalo 1582 - 11 Novembre. Archivio detto. 4) 1584 - 19 Maggio. 11 Senato riconoscendo i servigi rosi allo stato dal co. Silvio di Torcia, por aderirò al ano desiderio, nomina il figlio di lui Fulvio capitano della prima compagnia che rimarrà vacante, con ducati 25 di paga. Archivio detto. Dalla contessa Torelli di Ferrara aveva avuto altri tre figli, uno dei quali il co. Muzio, militando agli stipendi del Re Cristianissimo, fu da questo creato cavaliere. 5) Lettera dei Rettori di Ceriti al Senato con larghe lodi al co. Silvio di Porcia che ritorna, e al figlio Fulvio; archivio più volte citato. In questo avvi poi copia della lettera di raccomandazione in data 1588 - 6 aprile con cui la Repubblica accompagnò detto conte Fulvio allo guerre di Fiandra; e altra di ducale in data 1588 - 22 Settembre all’ ambasciatolo veneto in Francia al quale viene raccomandato il co. Ottavio di Porcia (altro figlio del co. Silvio) che si porta in f[iioi paesi « per esercitarsi nella guerra e rendersi abile , per prestarei nelle occasioni quel servigio che ha sempre ricevuto la Signoria nostra dalla sua famiglia ». G) Ducalo 1589 - 11 Luglio; archivio detto. Con codicillo rogato poco prima di morire in atti del notaio Onorino Leporco di Broglierà, ordinò che la possessione di Bolcorvo con tutti i cavalli, fornimenti e livree pertinenti a dotta banda passasse a quello fra i suoi figli e discendenti, che avesse a tenerla, per tutto il tempo della condotta. 7) Ducale 18 Febbraio 1590; archivio detto. 8) Ducale 29 Dicembre 1593; archivio detto.