Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù, page 266
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Libro IV. Dal 1866 al 1878.
ventarono un’ altra macchina. Deliberarono cioè di chiudere un occhio, lasciarli tornare in Italia e piantare collegi e scuole ; ma intanto fare, una dopo l’altra, leggi tali, che da un lato rendessero loro (e in generale a tutti i religiosi) ogni dì più difficile, dispendioso, molesto, penoso e per poco intollerabile I’insegnamento, e dall’altro lato togliessero ad essi di mano gli alunni. E vediamo quanto in questo proposito furono e sono costanti : onde siamo, per così dire, uccisi a poco a poco, senza che quasi ce n’ avvediamo. Lo stratagemma è maliziosissimo, e se il Signore non vi mette la mano, pur troppo efficace. I nostri Padri d’allora lo intesero subito : ma mentre si umiliavano sotto la mano di Dio, che loro mandava questa nuova e sì dura prova, stabilirono fermamente di far alle anime tutto quel bene che i nemici della Chiesa ancor permettevano ad essi di fare, senza perderne un punto; nè di abbandonar mai il campo, finché non vi fossero al tutto costretti : e così fecero. Questa è appunto la gloria della nuova Compagnia in Italia : non aver mai, benché in mezzo a difficoltà e contraddizioni immense, cedute le armi, e avendo dal nemico ricevuto mille dannosissime offese, aver sempre perseverato nel combattimento. 3. Ora, per far ritorno alla nostra storia, il collegio Usuelli fu dalla divina provvidenza dato alla nostra provincia quasi a maniera d' un gradino, per far passaggio ai collegio Vida, il quale fu per essa un dono inestimabile, e il luogo, ov 1 ebbe poi le maggiori consolazioni. Il collegio Vida cominciò nell’ autunno del 1868 in via Colletta, nel palazzo ove ora è 1’ ospedale militare, ed era mantenuto da una commissione di cittadini. Prese il nome da una gloria cremonese, dal dotto e pio Vescovo d’Alba Marco Girolamo Vida, insigne poeta latino. Nei primi anni ebbe a trovarsi in mani non molto buone ; quindi, come a Dio piacque, essendosi formato il Circolo cattolico cremonese dei Conduttori di fondi , (di cui era Presidente 1’ ottimo signore Giovanni Ferrari) fu, per opera di questo, fatto chiudere e tosto riaperto, ma con ben diverso governo. Ciò avvenne nel 1873, nel qual anno il detto circolo cattolico, diventato proprietario dell’ istituto, volendo che vi dominasse la religione e il timor di Dio, ne affidò la direzione a un egregio sacerdote e le scuole a laici di sani princìpi. Nel 1875 poi chiese al P. Pro-