Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù, page 86
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Libro !. Dal 1814 al 1848.
più cara al popolo era quella delle tre ore d’ agonia, che si faceva il venerdì santo: funzione già in uso nella Compagnia antica, e che si volle ripristinare nella nuova. Il presbitero si trasformava in una specie di palco scenico rappresentante il Calvario. Sulla sommità del monte si poneva 1’ immagine del Salvatore crocifisso tra due ladroni ; a varie distanze, la Vergine Santissima, San Giovanni, la Maddalena, alcuni dei carnefici. Erano per lo più immagini di cartone, ma dipinte da mano maestra, e disposte e illuminate con tant’ arte, che parevano aver non che corpo, ma vita. Quando questa funzione si fece per la prima volta nella chiesa di San Sebastiano in Verona, e fu 1’ anno 1845, quella scena pietosa era stata coperta d’ un velo, il quale non aveva da levarsi che a mezzogiorno appunto. Aperte le porte quattr’ore prima, in un batter d’ occhio la chiesa, che non è piccola, fu piena. Quando poi si levò il velo, e si udì il suono dei sacri cantici eseguiti da artisti esimi e accompagnati dai musicali strumenti, (i quali cantici dovevano poi essere interrotti con bellissimo ordine dalle orazioni de! popolo e dagl’ infiammati discorsi del predicatore), la calca del'popolo che stava fuori della chiesa fece tanta ressa per entrare, -che si ebbe per un istante a temere non ne accadesse qualche disgrazia. Ma Dio non permise alcun male. È facile immaginare la commozione del popolo e il salutare effetto d' una sì tenera funzione. Ma i ministeri, nei quali più si affaticavano i Padri entro le loro chiese, erano quelli del dispensare la parola di Dio e d’ amministrare il sacramento della penitenza. Delle confessioni non accade dir altro, se non che i nostri Padri, come narrano le memorie di quei tempi, erano molto assidui ad udirle ; e che entro ai confessionali (sempre numerosi nelle nostre chiese) stavano le lunghe ore anche coloro eh’ erano caricati d’ altri faticosi uffici : oltre che bene spesso erano chiamati a confessare anche fuori della propria chiesa, nelle parrocchie, nei monasteri, negl’ istituti, negli spedali. La parola di Dio veniva impartita nelle nostre chiese con la massima cura. C era un Padre chiamato I' annualista, perchè ordinariamente predicava nelle domeniche dell’ anno ; il quale ufficio spesse volte si affidava a predicatori novelli (ma forniti di doni tali da porgere speranze di buona riuscita), affinchè avendo tra una e I’ altra predica tempo bastevole per appa-