Genti d'arme della Repubblica di Venezia

magior grado et qualità die a Bergamo »( L ). Riportando una frase del capitano suddetto ad un certo punto esciama: «E pur gran cosa che quella città (Brescia) tanto altiera in'aspetti con tanto desiderio, e tutto in causa di questi Bergamaschi, che dicono tanto bene di me a Yenecia e dove vanno, che fa ch’io sia desiderato » ( 2 ). Non abbiamo potuto a meno di riportare questi squarci tolti da scritti confidenziali e clic mostrano Fani ino sincero e buono del conte Silvio, nò fin iremmo così presto seguendo tale sistema negli altri periodi del suo lungo stato di servizio e cioè nei governi di Zara (1577), di Brescia ancora con Faggiunta delle ordinanze di Salò (1581), di Asola (1588) di Corta (1584) di Padova (1590) e di Verona (15 94)( s ). Ma è tempo ormai di seguirlo tra le pareti domestiche, voglio dire nella vita famigliare e nella giurisdizione dei suoi castelli. Dalla contessa Camilla Torelli di Ferrara aveva avuto quattro figlioli: Ottavio, Fulvio, Muzio, Morando ed una figlia, Ippolita, che andò sposa a Flaminio Arcoloniani dei signori di Moruzzo. La lontananza dalla famiglia, le gravi occupazioni militari onde fu per tant’anni affollato, non gli lasciarono che poco tempo per attendere direttamente alFedu-

f 1) Lotterà alla moglie Torelli. - Archivio conti Giuseppe c Pirro di Porcia e Brugnerà. ( 2 ) Id. id. ( 3 ) Vcdansi i brevi regesti a stampa nell' archivio suddetto.

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