Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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governo di Corta, espresse il desiderio al serenissimo dominio di veder Fulvio «ad imitatione sua e de’ suoi maggiori » impiegato nel servizio militare. Il senato assecondando i voti del conte Silvio, in riconoscenza anche degli alti suoi servigi, stabilì di nominare il figlio capitano della prima compagnia che si sarebbe resa vacante nella fortezza di Corfù, con lo stipendio di ducati 25 per paga, a paghe 10 all'anno (*), secondo l’ordinario uso di quella milizia. «Col medesimo soldo, aggiunge la ducale, è poi tenuto ad aver cura della compagnia di esso conte Silvio suo padre; acciò in questo tempo abbia occasione di bene esercitarsi e farsi anche più atto a prestar quel buon servizio che s J aspetta dall’opera sua e per la disciplina del padre e per la propria virtù e valore». Recatosi a Corfù, seppe mostrarsi soldato valente c attivo; ce ne affida una lettera ( 2 ) del 9 giugno 1588, in cui si ricordano i suoi buoni diporti, non senza mettere in rilievo anche le benemerenze del padre «dalle ottime condizioni del quale, ò dotto, e nelle sue vestigio incanì filandosi, il conte Fulvio che è stato qui capitano, ha mostrato di non degenerare ». Nel 1587 si recò in Fiandra al servizio del re cattolico sotto il comando di Alessandro Farnese duca di Parma, alla cui celebre scuola potè viemeglio ini-

(!) Ducale 19 maggio 1584 nell’ arch. dei conti Giuseppe e Pirro di Porcia. ( 2 ) Documenti in copia neU’arcb.. detto.