Genti d'arme della Repubblica di Venezia

pratichirsi nel mestiere delle armi. Si conserva in proposito una commendatizia del doge Pasquale Cicogna ad Alessandro Farnese, governatore della Gallia belgica, nella quale si dà di Fulvio I le migliori informazioni, asserendo ch’egli si muove «a solo line d’onore per il desiderio di assecondare V eccellentissimo duca in cosi gloriosa impresa c di avvantaggiare ogni giorno più nell’esperienza delle cose militari » ( l ). Anche lontano Fulvio I non dimenticò il suo principe naturale, ma di tempo in tempo si fece premura d’informarlo delle cose notabili che avvenivano in Fiandra oin altri luoghi che visitò ( 2 ). V’è di lui, fra l’altro, una informazione importante circa i capitani di cavalli leggieri e i colonnelli italiani che conobbe nella guerra suddetta ( 8 ). Nella Gallia belgica Fulvio I deve essersi fermato fino al dicembre 1589, nel qual tempo fece ritorno in patria con buona licenza del Farnese, che non mancò di accompagnarlo a Venezia con uno scritto in cui magnifica le qualità e il valore del conte e lo raccomanda nuovamente in grazia al serenissimo principe('). Nel 1592 Silvio di Porcia, colto da grave infermità, fu costretto a rinunciare alla condotta di genti

(!) Idem. ( 2 ) Arch. di Stato in Venezia. - Sonato - Condottieri - Busta 7. Lettera di Fulvio I al dogo Pasquale Cicogna, 10 ottobre 1588. ( 3 ) Documenti in copia nell’arch. dei conti Giuseppe e Pirro di Porcia. ( 4 ) Documenti in copia nell’arch. detto.

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