Genti d'arme della Repubblica di Venezia

Altiere D. Vicenzo Lisiera da Vicenza manca di cavallo et arme per averle mandate a casa. La stalla dell’ Ill.mo Signor Conte partì addi 11 del presente. Lo soprascritto rollo tu presentato all’lll.mo Signor Podestà sotto il dì 15 Novembre 1612 per il Signor Flaminio Piovene Luogotenente. Una ventina d'uomini d’arme, come vedesi, in parte ammalati, con destrieri scadenti e tutto questo disordine quantunque Fulvio I si mostrasse uno dei condottieri più attivi e zelanti, ci tenesse molto a presentare allo rassegne la banda piena e ricercasse persino all'estero buoni cavalli (‘). Ma il Porcia fin dal 1610 giustificava in questi termini tale stato di cose al provveditore di terraferma Al moro Nani, che lo richiedeva di un parere su ciò che poteva tornare di giovamento agli uomini d’arme. «Non è dubbio, scriveva, che il poco stipendio causa tutte le difficoltà presenti, poiché sia ristesse che già ebbe questa militia già decene et centinaia d’anni sono, considerati il pretio delle armi, delli cavalli, del vestito c vitto di quei tempi a comparazione dei presenti, vedrassi chiaro che più era la paga de quei tempi a IO ducati al mese che non sarebbe ora al doppio». Lamenta poi che si dia « la stessa paga che ha Pomo de arme ai cappelletti, i quali non hanno Poh-

(!) Documenti vari sulle bande ai n. 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 22, 28, 24, 25, 28, 29, 30, 31, 32, 42, 43, 44, 45, 47, 48, 49, 52.

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