Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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hligo che cT un semplice ronzino e vivono quasi sempre alla campagna; che si conducano le genti d’arme nelle città senza alloggio, di modo che quasi tutta la banda è costretta a vivere all'osteria con totale esterminio del soldato. Abbia il soldato, aggiunge, l’abbondanza delle cose necessarie, la libertà delle armi, l’osservanza delle esenzioni et Tonor della persona et si faciliterà certamente il rimetter onorati soggetti » ( l ). In altri scritti il conte di Porcia ebbe modo di porre in rilievo tutta la sua esperienza di cose militari, mostrando il danno che deriverebbe alla repubblica, qualora si volesse mutare le compagnie di genti d’arme in corazze ( 2 ). Scoppiava intanto (1615) tra Venezia e l’Austria la guerra dotta degli uscocchi dal nome dei pirati di Segna, che, infestando l’Adriatico, con le loro rapine e crudeltà ne furono la causa determinante. La lotta durò circa due anni e si svolse in quel tratto del Friuli percorso dall’ Isonzo su cui sorgeva T importante fortezza di Gradisca ( 8 ), caduta fin dal 1511 in mano dell’Austria e, nel conflitto in parola, principale obbiettivo delle armi venete. Fu guerra minuta e non decisiva, tanto che alla pace del 1617 ciascun contendente rimase no’ propri possessi; tuttavia nelle scara-

(1) Doc. 40. ( 2 ) Doc. n. 27 e 37. (•*; Perciò la guerra fu dotta anche del Friuli o gradiscano o venne narrata dal Mnisosso, dal Palladio, dall’ Hurtor, dal Pusohi; il D.r V. loppi, benemerito dogli studi storici friulani, pubblicò in argomento alcuno lettore.