Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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passate in più modi da voi per raddolcire gli animi loro (dei condottieri) sopra quello che vi hanno fatto pervenire alle orecchie dei loro gravami e timori, vi commettemo col Senato che ritrovata opportunità, la quale vi sarà facile nel corso della regolatione, debbiate con grave et altrettanto amorevole maniera, propria l’ima della dignità. della vostra carica e solita l’altra della pubblica benignità, andar come da voi agli stessi conduttieri considerando, che noi non siamo improvvisa niente capitati alla regolatione delle genti d’arme, ma dopo d’ha ver ad essi medesimi comunicato il pensiero et una e più volte inteso le loro opinioni et udito le loro informationi anco in scrittura e compreso da l’un canto impossibile ridur le bande tutte indebolite e diminuite di numero nell'antico termine e stato loro, sopra che si erano fatte più esperienze et da l’altro che rispetto all’ uso presente del guerreggiare, essa militia si rendeva infruttuosa con molto dispendio, sia il Senato con la solita pubblica maturità venuto nella risoluzione che si è presa. Ohe in solo segno di onore et testimonio del nostro continuato affetto verso i meriti propri et delle case di essi conduttieri, siamo capitati alla riserva che sarà loro conservata sempre del titolo delle preheminenze et dello stipendio, con oggetto di poter continuar anco le medesime prerogative nella posterità. E che come è vero che habbiamo havuto et tuttavia teniamo intentione di valersi, quando occorrerà, nei carichi militari di loro, sicuri di dover ricevere hono-