Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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furono accolti con uno sfarzo veramente principesco. Arrivati alla Fossetta, fecero il viaggio in tiro a quattro, scortati da uomini a piedi e a cavallo, giunti a bella posta dal contado e ripartiti precedentemente in squadroni. «L’illustrissimo conte Morando mosse ad incontrare Sua Eccellenza con una compagnia di cinquanta lance, con le loro casacche rosse e bianche (anziché quartiere della famiglia dei conti Porzia) ( l ) e più in là di Oderzo con tre trombetti, con ì suoi staffieri a livrea pure rossa... Poco fuori dei borghi di essa terra comparve il conte Muzio, cavaliere dell’ordine di San Michele di sua Maestà, con centocinquanta archibugieri a cavallo, col suo trombetta e i suoi staffieri vestiti di turchino e giallo. Sceso dalla cavalcatura, complimentò Sua Eccellenza e lo accompagnò fino a Broglierà, ospitandolo nel suo castello, dove per essere vigilia, potò gustare ogni qualità di pesce d’acqua dolce e cioè anguille, marsoni, lamprede, temoli e trote », La domenica successiva, per tempo, l’ambasciatore con la moglie ed il seguito di quaranta persone traeva al vicino castello di Porcia, ben guernito di scelti fanti

f 1) Cioè giallo e turchino. Vedasi Memoriale dell’Arma Porti a con nota del co : Alfonso di Porcia (Por nozze Porcia-Porcia Pordenone. Gatti. 1001) e l’opuscolo di Enea Saverio di Porcia degli Obizzi «Sopra tre sigilli appartenenti a diversi personaggi degli antichi conti di Prata eco. Nozze Oosolo-Cabalzar Udine, Foretti, 1902. Bianco c rosso erano i colori dello stemma Porcia usato in antico. E tradizione che il re di Francia Enrico ITI ospite a Porcia (1574) « li dette quella insegna nova dei sei gilgi d’oro in campo axxurro et le portello secondo il suo piacere mo vecchia , mo nova ». Cronaca di Pre’ Antonio Purliliese pubblicata dal Dogani. Op. eit. pag. 20,