Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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seguente brano di lettera data a Garela, 6 luglio 1405, e rifereutesi al fatto d’arnie del Taro (battaglia di Foinnovo). «Hora che è 15 li nostri sono alle mani coi Francesi c por quanto posso discernere alla lontana per una torresella i danno loro rincalzo: questi homini d’arme veterani dicono che mai fu in Italia il più potente escrcito...» ( 1 ). «Questa pugna durò dalle 15 bore tino ad un ora di notte et li nostri saricno stati rotti, se non fosse stata la virtù degli homeni d’arme, massimamente della banda coglionesca, che hanno combattuto con gran valor »( 2 ). Negli anni che seguirono la battaglia di Fornovo, Venezia, sempre intesa a premunirsi contro l 'invasione straniera e ben considerando che le sole genti d’ arnie sarebbero state insufficienti, non mancò di accrescere il contingente delle sue milizie a piedi, istituendo quelle ordinanze militari che diedero presto bella prova di se combattendo sotto TAlviano in Cadore ( :J ). AI tempo stesso aumentò il numero dei soldati di mestiere c lo stipendio ai condottieri. Nò questi preparativi tornarono inutili, giacche la lega di Cambrai, che

(!) Malii'ikho: Annali. Lotterà da Carola 6 luglio 1495 - Ardi, stor. ital., serio 1% tomo VII 0 , p. I", pag. 357. ( 2 ) Id. ibidem. Altra lettera da Girola 7 luglio 1495 - Idem pag. 361. Nella lista delle forze della repubblica ohe il Sanuto riporta nella sua opera sulla spedizione di Carlo VITI, fra i condottieri leggiamo già il nome di personaggi appartenenti a famiglio che daranno anche in seguito segnalati guerrieri a Venezia, come i Savorgnan, i Martinengo, i Brandolin, gli Avogadro, i Rangoni, eco. Celli : Up. cit.