Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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Doc. 4 (Arch. conti Giuseppe e Pirro di Porcia, in copia). I rettori di Bergamo certificano dell’ ottimo servizio del co. Silvio di Porcìa, il quale aspira a conseguire una condotta di genti d’ arme. Serenissimo Prin eipe , 11 magnifico conte Silvio di Portia, deputato alla custodia della rocca di questa fortezza, desideroso di bavero màgior occasiono di poter dimostrare quanto egli sia pronto a spender la propria vita in servitio dello cose di sua Serenità, sarebbe volentieri venuto a’ piedi di quella per offerirsi in questa condotta di genti d’arme ch’ella fiora fia da dispensare, ma egli che in questo Ira voluto dimostrar la grandezza del suo animo come ha fatto in tutte le altre sue operationi, fia preferito il servitio della sublimità v.ra al comodo et honor di lei* bastandoli solamente di fargli intendere il desiderio eh’ egli ha, anchorchè di lontano, ondo noi mossi dalla bontà, virtù o valor del detto conte, habbiamo giudicato per debito della conscientia nostra di far l'ode alla celsitudine vostra lui essere veramente fidele et degno servitor suo, perciò die in tempo del regimento nostro si fia fatto molto ben conoscere non solamente quanto vaglia in tenore la compagnia de qualificati et honoratissimi soldati, et benissimo armata et con molta sua spesa, ma anco quanto sia intelligente et utile alla fortificatione, essendo stato Pestate passata continuamente sopra 1’ opera, non sparagnando fatica in oaminar spesse fiate la notte per toner li suoi soldati vigilanti et il suo quarti oro ben guardato, conservandoli pacifici et in timore, in modo che non si ode di loro alcun richiamo, le quali tutto cose se ben noi ogni giorno vediamo con gli occhi propri, non di meno ci vidi fatta ancor larga attestatione da questo 111.ino signor Governatore. Però la raccomandiamo con tutto il cuore alla Sor.tà V.ra essendo veramente meritevole per tante sue fionorate qualità et attieni di maggior grado et della bona sua gratia, alla qualo con la solita riverenza nostra ci offer imo. Di Bergamo, alii XII ottobre del 156 H. Li Rectori di Bergamo