Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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Doc. 8 tArch. detto, ia copia). Annibaie Gonzaga si rallegra col co. Fulvio I di Porcia per la condotta di genti d’arme ottenuta dalla repubblica. Ill.mo Signor Cugino oss.mo , Vostra Signoria non dove dubitar ohe io non godi et senti quel maggior contento olio devo della nuova previsione della condotta di genti d’arme eh’ haveva l’lll.mo suo Padre, nella persona di V. 8. poiché, siccome sentirei excessivamonto alcun suo minimo infortunio, maggiormente mi rallegra ogni sua consolamene et quanto sarà maggiore per V. S. sarà per me di maggior fausto et gioia. Anchor che tal carico solo sarà et da me et da altri sconosciuto dal valor et puri meriti che concorrono nella persona sua, dalla quale mi prometto ogni giorno renacita maggiore, poiché la conosco meritevole di altro qualsivoglia carico: con ohe faoio fine col raccordami alci et all’lll.mo Signor suo Padre et di cuore li bacio le mani, augurandole da nostro Signore ogni suo contento. Di Mantova, il dì 28 luglio 1592. Di V. S. 111. ma parente et serv. at'f.mo Annibalk Gonzaga Doc. 9 (Arch. detto, in copia). Ippolito Gonzaga allo stesso sul medesimo argomento, Ill.mo mio Nepote oss.mo , So bene Y. S. 111.ina per le suo meritevoli qualità è degna d’ ogni honore e carico, voglio però con lei rallegrarmi della compagnia che quella Repubblica le ha data in governo, sperando con questa scala che sia per haver anco assai di più nell’occasioni sue. Dunque me no rallegro con ogni affetto et le basio le mani, cosi ai Signori suoi padre, madre e fratelli ohe nostro Signore li prosperi. Dalla Mantoana, li 12 di agosto 1593. Vi io et serv. re alt. me Hippolitó Gonzaga