Genti d'arme della Repubblica di Venezia

Doc. IO (Arch. detto, in copia). II conte Silvio eli Porcia supplica il Ser, Principe che si degni dar ordine che la banda del co : Fulvio suo figlio invece che a Verona resti in guarnigione a Padova, Ser. a Principe , Nella compartita fatta delle genti d’arme, per far la guarnigione l'ottava di Pasqua in Padova et in Verona, hanno destinato la banda del conte Fulvio mio figliuolo a Verona, la qual banda non essendo più stata a Verona in guarnigione, gli huomini d' arme d’ essa banda sono talmente disgustati, sì per la grande spesa che gli anderia ogni volta che venissero qui a Verona in guarnigione, che passeria più de ducati cinquanta por uno, come por il viaggio lungo di tre o quattro giornate con cavalli di vita che a Padova andorrano in una giornata, dande loro alla Ser.tà V.ra quell’istessa satisfattone a Padova che furiano a Verona; tanto più quanto eh’ oggi uno di detta banda si ritrova havor i suoi alloggiamenti a Padova et ivi qualche poco di monitione preparata che a Verona non bareranno cosa alcuna. Dicendo detti huomini d’ arme ohe se occorresse marchiare in servitio del loro principe non a Verona, ma in qualsivoglia luogo anderiano. Rincrescerai che gli huomini d’ arme attribuiscano tutto a me solo come so havessi supplicato di ciò la Serenità Vostra, ondo porta grandissimo pericolo ohe parte di detti huomini d’ arme non si facciano cassare. Nè si dovrà doler la Sor.tà Vostra se la banda non saia poi piena corno seria se stesse a Padova, perchè tanta è la carestia dogli huomini d’arme che non se no trovano, che oltre il loro stipendio non vogliano ognuno di loro anco il oaposoldo et il luogotenente quella stessa paga che ha il mio figliuolo dalla Ser.tà Vostra oltre lo grosso imprestanze di danari, dovendo ancora i condottieri star con gli huomini d’arme et procurar di darli tutte le satisfattola possibili. Quanto a me il venir di mio figliuolo in Verona, dove son io, mi sana più comodo et di manco spesa, ma il molto incomodo dello genti d' arme è quello che mi fa supplicar riverentemente la Ser.tà Vostra die sì degni commetter che detta banda resti in guarnigione a Padova, come ha fatto pei - i I passato; rimettendomi sempre a quello parerà alla Ser, V.ra, alla (inalo prego dal Signore ogni felicità et humilmcnte in gratia sua mi raccomando. Dov.mo Sorvitor Silvio ni Po bua

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