Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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Doc. 16 (Arch. detto, in copia). Lettera del co. Fulvio I. di Porcia al sìg. Flaminio Del Cervo con la quale 10 prega a badare che per le prossime rassegne la sua banda sia piena ecc. Molto Magnifico Signor come fratello, In molto occasioni ho conosciuta 1’ ottima volontà sua verso la mia casa e persona, onde confosso esser molto debitore ad adoprarmi in suo servigio et in me è desiderio irifinito di questo, c molte volte non lo pongo in opera, perché il poter non servo al voler e perché in cosa che potrei olla non m’adopra. Sicché accertato della sua buona mente, tengo assai fresca memoria di quello oh’ ella mi assicurò nelle prossime guarnigioni passate che alle presenti rassegne per opera sua sarebbero d’altre bande passati uomini d’arme nella mia, però vo’ ricordarli questo et insieme pregarla a porne ogni suo spirito aciochè a questa rassegna mi si empisca la banda, perché me ne mancano duo o tre, assicurandola che non minor sarà l’obbligo che di ciò le bavero di quello che mi prometto dal suo amore et autorità o con ciò facendo fine a V. S. di tutto cuore mi raccomando. Fulvio di Ponzi a Doc. 17 (Arch. detto, in copia). Il co. Fulvio 1 di Porcia si lamenta perchè gli fu cancellato dalla banda 11 gentiluomo Pompei; accenna alla difficoltà di far soldati per l’eccessiva spesa ecc. Illustrissimo mio Signor Osserv.o Ho sempre conosciuto quanto devo stimare la sua persona polii suo sapere et autorità et bora lo son più che mai di ciò accertato, che mentre V. S. ha vacato di Coll.o per suoi affari, mi è stato cassato un gentilhuomo de Pompei della mia banda, oltre che è de servitio molto in si turbolenti tempi il licentiare I’huomini d’arme de quali è affatto il far l’impossibile per 1’ eccessiva sposa che fanno