Genti d'arme della Repubblica di Venezia

soldato bisognerebbe il terzo cavallo por un servitore che lo potesse attendere e perchè dalla prudenza di S. V. 111. ma con 1’ informatione dell! suddetti cavalieri d’intelligenza et esperienza saranno state rappresentate a Sua Serenità in gran parte le difficoltà et oppositioni a questa introduttione, non le diremo altro. X! secondo ohe sono entrati in questo carico e grado commossoci da Sua Serenità et introdottovi per huomini d'arme tanti gent.mi con la legge et ordino presente che 1’ alterarlo stimiamo piùtosto impossibile che difficile, perchè il far divisione nelle bande attuali del genere di militia, cosi per il comando come per le osercitationi, vi sono tante oon traditioni ohe fariano repugnantia molta alla proposta. Al terzo laudiamo il parere dell’Eco.ino Monte f 1) per le ragioni che sarebbe cosa difficilissima armar la fronte di cavalli che non fossero validissimi e più assuefatti a portar somma che cavalieri. Il quarto: non ha dubbio elio all’ huomo d’arme si conviene il stocco usato da questa militia, ma ben vi si potrebbe aggiungere doi pistoni alla francese, che fossero attaccati all’ arcione del primo piatto, acciocché secondo i siti et accidenti ohe potessero occorrere, il soldato possi servirsi e dell’ima e dell’altra arma, come altra volta usò I’Ecc.mo Signor Sforza ( 2 ) di felice memoria, che li fece anco il petto a botta d’areobuso longo o la schiena di pistola, che con questo modo veniva ad accostarsi a quel fine, che Sua Serenità adesso tratta d’introdurre. Questo è quanto ci è parso di dire brevemente a V. S. 111. ma più per obbedivo ai comandi di Sua Serenità che perchè stimiamo necessario aggiungere altre considerationi per conservare questa qualificata militia, per la reputatione di chi l’ha eretta e in ohi è ella collocata, che perciò mente pubblica è stata ot è che non sij comandata se non dal principe istosso e dai suoi generalissimi, g come tale preghiamo V. S. ìli.ma che supplichi Sua Serenità per nome nostro si degni conservarla, havendo in consideratione per la manutentione di ossa quanto altre volte le abbiamo reverentemeute detto in scrittura e in particolare le raccordiamo che alla conservatione et amplificatione di questa militia non vi è fondamento maggiore che conservarle i privilegi, massime di portar gli archibusi a rota a loro solamente, vietandolo ad ogni altro con pene non di vita, ma pecuniario e irremissibilmente esecutive. Oon che alla buona gratia dì V. S. ci raccomandiamo. Li condotti ori bora residenti in Padova. (1) Giambattista del Monte capitano generala dalla fanteria. ( 2 ) Sforza Pallavicìno governatore generale e riformatore delle genti d J arme.

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