Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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ha, 1’ Ill.mo signor conte Achille Sanbonifacio ; poliero de anni tre, leardo, quale veni là corsiero et sua Signoria 111. ma domanda almancho scudi 80, die così mi ha dito il suo cavallerizzo. Perhò V. S, 111,ma mi dia che ordine che la vole, che tanto io farò. L’lll.mo Sig. Co: Alvise da Porto corca ancora lui di restar a Padova, ohe cosi ha trovato casa a Padova per la guarnì non e et si credo anco resterà l’lll.mo signor Pio Capodelista per cosa certa. V, S. Ill.ma sarà contenta ancor lei far broglio acciò la resti a Pàdoa et non essendo questa per altro se non che mi raccomando et offero. Di Padoa, il di 81 marzo 1610 Di V. S. 111. Servitore Mi n orto ardo Stella trombetta Doc. 45 (Ardi, detto, in copiai. Dello stesso al conte Fulvio I in materia <ll genti d T arme. Ill.mo Signor et Patron , Ho rioeputo una di V. S. Ill.ma et ho inteso il tutto: non proferirò i comandamenti di V. S. Ill.ma. Delle casache ne farà di bisogno quattro, perchè non si puoi far di manche de non farle, perqhé si aspetta le nove delle guarnigione de giorno in giorno. Però V. S. Ill.ma sarà contenta che la sua banda resti a Padova con gratificar alquanto li suoi homini d’arme. Nè altro per bora se non facendo fine, mi offero et raccomando a V. S. Ill.ma et la prego ad esser contenta a raccomandarmi alli IH.mi Signori Conti suoi fratelli. Di Padova, il di 8 settembre 1610 Di V. S. 111. Servitore Ma nouic a uno Stklla