Genti d'arme della Repubblica di Venezia

Valaresso ( 1 ), Giovanni J )iedo( 2 ), Gio vanii i Graden igo( :! ), ma poco durano in questa carica e nelle condotte successive non ci vien fatto di trovare il nome di patrizi della dominante. La serenissima assegnò più spesso ai nobili di terraferma le genti d’arme, come quelli che potevano facilmente raccogliere e mantenere compagnie di cavalli. Così nel.secolo XVI, periodo in cui le bande furono meglio costituite e poterono fiorire maggiormente, non poche famiglie nobili del territorio soggetto alla repubblica ebbero da questa la condotta d’uomini d’arnie. Come si può rilevare da alcuni elenchi che riportiamo ( 4 ), i nomi che più spesso ricorrono sono quelli dei signori Avogadro, Brandelli!, Capodilista, Capra, Cobalto, Malatesta, Manfrone, Martinengo, Orsini, Lailavici no, Pepoli, Pompei, Porrei biga, Porcia e Brugnera, Porto, Sambonifacio, Savorgnano, Scotti, Scardi. Talvolta in alcune di queste famiglie troviamo persino due bande, come negli Avogadro, nei Martinengo, nei Pompei, nei Porto, negli Scotti ; parecchie di esse poi man-

ai nostri Zontiìhomeni. Et benché altri ne sij olio habij conducta di cavalli 80 per imo zoè Alvise Yalaresao et Zuan Gradoni go et che sono strenui conductieri, tamen questi do erano in exilio da questa terra etc. (!) Alvise Vaia rosso rinuncia alla condotta nel 1502 o va ìn pensione con 80 tasse. Ardi, di Stato in Venezia, Senato Terra, reg. 14, c, 107. ( 2 ) Giovanni Diedo rinuncia alla condotta nel 1500. ( 3 ) M. Sancto cit. col. 1026 (1498, agosto), Sumario de una letera de Vicenzo Valier pagador. Narra la barala seguita. Quel poveromo de Mister Zuaue, volendosi alazar l'olmeto, li fu dato di un passador e chi dixe di lanza nel colete et altre ferite et fu morto etc. i 4) Doc. n, 2o 3.

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