Genti d'arme della Repubblica di Venezia

rogati ve dallo stesso goduti, ‘affinchè perseveri nella benemerita famiglia questo onorevole fregiò, elio da due secoli fu dalla medesima degnamente sostenuto. Q nare auctoritate supradicti consil ij mandamus vobis ut ita exequi debeatis. Date in Nostro Ducali Palatio, dio XII Martii MDCCLXXXV. G. Guadkniqo Segretario. Doc. 70 (Arch. detto, in copia). Disposizioni del generale Salimbeni circa il saluto da rendersi ai condottieri di genti d'arme. Adì p.mo 7bre 1798- Verona In obbedienza alla publica sovrana volontà espressa nel decreto dell’ Eoe.™ Senato p.mo ag> dell’anno corrd® in cui mi comanda olio gli attuali condottieri di gente d’armi staccati sempre dalla truppa regolata, onde non apportar ad essa in qualunque circostanza pregiudizio alcuno, debbano essere considerati nel rango dei brigadieri, alla condizione per altro che questi precedano in tutte le occasioni, alla riserva di quelle sole, nelle quali fossero li condottieri predetti alla testa delle loro bande, ordina S, E, T. to Geni, e Comd. te dell’Armi, che dalle sentinelle sia loro presentata l’arma sempre che si presentino nel loro uniforme, affine di essere riconosciuti, e sia pure dalla truppa di guardia allo porte ed alla Gran Guardia fatta la spalliera comandata dal libro militare ai brigadieri, cioè col calzio dol fueille a terra. T.to Geni, Gio. Salimbeni Coni. 10 . Estratta la p.nte dal R. n.° 2, c. 256 t esist. nell 5 off. 0 della Collt.ia e Banca Coll. Li 1° 7.bre 1798 - Verona. Antonio Bonuzzi 0.

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