Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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dopo Isi chiusura dei Consigli Distrettuali ; e la durata della sessione non poteva oltrepassare venti giorni. Esso esaminava e discuteva i voti dei Consigli Distrettuali : votava la sovrimposta facoltativa necessaria alle spese della provincia ; deliberava 10 “ Stato discusso „ provinciale {cioè il bilancio! soggetto alla Regia approvazione; discuteva il Conto Morale dell’lntendente sull'impiego dei fondi provinciali ; dava il parere sullo stato amministrativo della provincia a sulla condotta dei pubblici funzionari ; nominava deputazioni per la direzione e vigilanza sulle opere pubbliche provinciali ; proponeva i fondi por le medesime, ecc. occ. La Presidenza del Consiglio Generale era una funzione per quanto temporanea e gratuita, per altrettanto onorevole ed ambita ; meno per la soddisfazione di essere per qualche giorno il preside degli eletti, dio pel contatto che la nomina stabiliva fra il titolare c i poteri centrali alla chiusura della sessione. Gli atti della medesima venivano trasmessi direttamente dal Presidente ai Ministri, escluso il tramite dell' Intendente. Non lieve guarentigia di controllo, a quei tempi. Il Consiglio Distrettuale 1’ ebbero Campobasso ed Isernia dal 1808, Larino dal 1812. Era composto di dieci Consiglieri, oltre il Presidente di nomina regia, scelto fra i proprietari idonei. La loro nomina subi le medesime vicende e variazioni accennate pei Consiglieri Generali. Prima era l’lntendente a nominarli, dal 1816 fu il Re per lo stesso tramite. La lista degli eligibili era formata eia proprietari aventi una rendita animale imponibile di ducati 200. Il Consiglio Distrettuale si riuniva una volta all'anno, in giorno determinato dal Re; e i suoi atti venivano dal Presidente rimessi all'lntendente, 11 quale poi li passava al Consiglio Generale per le corrispondenti deliberazioni. La durata della sessione non poteva oltrepassare quìndici giorni. Esso esaminava e proponeva al Consiglio Generalo tutto ciò che era relativo ai bisogni ed al benessere del Distretto; ripartiva tra i Comuni il contingente della Contribuzione diretta assegnata ai Distretto dal Consiglio Generalo, e discuteva i reclami avverso la ripartizione medesima, proponendone al Consiglio suddetto la soluzione. La Serie degli Intendenti 1 Palumbo Vincenzo —Da Intendente in Calabria venne trasferito a Campobasso con R. D. 6 ottobre 1806. 2 Cialdi Matteo Nel 1809, in sostituzione del Palumbo era stato nominato Intendente pel Molise Mandrini Salvatore ; senonchè questi ottenne di restare a capo del Principato Citra (Salerno), ed a Campobasso venne il Caldi per R. D. del luglio dello stesso anno. Il Guidi, nativo di Salerno, era andato in esilio nel 1799, ed entrato al servizio della Repubblica Cisalpina fu mandato inviato diplomatico in Olanda. In