Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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l'agosto del 1885 celebrò un Sinodo. Mori in Boiano il 27 febbraio 1897, lasciando fama di uomo pio e caritatevole. Fu specialmente benemerito della locale Cattedrale, di cui rifornì la suppellettile occorrente al culto; e del Seminario per avervi fatto rifiorire gli studi. 65 - Felice Gian felice È nato in Oittaducaìe (Aquila) il 28 maggio 184 i. Compiuti gli studi nel Seminario archidiocesano, fu ordinato sacerdote il 10 giugno 1865, e nel 1870 nominato arciprete della città nativa. Nell’aprile 1897, elevato alla dignità episcopale, proso possesso della diocesi il 20 gennaio 1898; o da tal data non si è mai allontanato dalla medesima, dando esempio di grande attività, e di modestia poco comune. Fra lo sue benemerenze, non ultima è quella di aver dato nuovo vigore al locale Seminario. * # & Non è ben nota lopoca, nella quale Larino venne onorata della sedo vescovile. Forse ciò accadde nel corso del secolo VII, quantunque la serie dei suoi presuli non cominci che dal declinare del X ; essendo certo la dipendenza sua da Benevento risalire all’anno per bolla 30 gennaio del pontefice Vitaliano. La diocesi di Larino comprende, nella propria giurisdizione, 21 parrocchie raggruppate in 18 Comuni, oltre le isole di Tremiti. Di questi Comuni, due appartengono alla provincia di Foggia (Chieuti e Sorracapriola) e sodici alla provincia di Molise ed al Circondario di Larino (Bonefro, Campomarino , Casacalenda , Colletorfco , Larino , Montolongo, Montorio , Mortone , Portocannone , Provvidenti, Hip a bottoni, Roteilo, S. Giuliano di Puglia, S. Martino, S. Croce di Magliano, Ururi). Le isole di Tremiti (dette un tempo Diomedee) sono in numero di cinque : S. Domino , Caprara , S. Nicola, Cretaccio e Vecchia, con un circuito di 15 miglia. Distano dalla costa di Termoli circa 40 Km. e sono adibite a colonia penale. Tutte insieme non formano Comune, nè sono alla dipendenza di alcun Comune ; ma fanno parte della provincia di Foggia e adiscono il mandamento di Sansevero. La diocesi di Larino ha per protettore S, Pardo, che fiori nel VII secolo. Vescovo del Peloponneso o Morea, stanco di presiedere un gregge sordo allo virtù cristiano, andò a Roma, depose le insegne nelle mani del papa, o si ritrasse a Lucerà, dove mori dopo una vita esemplarmente ascetica. Assunto all’onore degli altari, i cittadini di Larino ne trafugarono le spoglie e le portarono nella loro Cattedrale. 11 vescovo di Larino porta il titolo, già feudale, di barone di Ururi. Furono titolari della diocesi : 1 Azzone Forse era cittadino di Larino, edi lui la menzione la “ Cronica Caasmeso „ di Leone Ostiense nell’anno 960. per la rinuncia ch’egli fece della Chiesa e dei beni di S. Benedetto in Pettinar] a favore della Badia di Montecassino. Questo è il primo titolare certo della serie, 2 Giovanni —Il cui nome è noto per essere egli intervenuto nei