Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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Morì noi luglio del medesimo anno, dopo circa quattro mesi di episcopato. Apparteneva alla famiglia mar diesale di Pefcrella, della quale trattiamo nel li volume; c suo fratello Consalvo nel 1630 fu fatto vescovo di S. Marco, o tre anni dopo traslato alla Cattedra di Catanzaro. 45 Persio Carocci — Di famiglia patrizia di Guastalla nell’Emilia, nel 1631 fu nominato vescovo di Larino. Celebrò sette Sinodi, e nel 1656 rinunciò la sode e si trasferì a Roma, dove ricopri importanti uffici' nella Curia. Nel 1660 ora vivente. Fra le benemerenze acquistate in diocesi furon quelle di aver restaurato I’ episcopio ed ampliato il seminario. 46 Ferdinando Àpicella Era vescovo di Ruvo dal 1650, e nel 1 656 venne traslato a Larino. Oriundo di Amalfi, mori in Napoli I’B ottobre 1682, e fu tumulato nella Chiesa di S. Pietro a Majella. 47 Giambattista Quaranta Nominato vescovo nel 1683, mori i! 13 settembre 1685 in Serracapriola, ove trovavasi in santa visita. La tradizione locale vuole gli fosse stato propinato dei veleno nel cibo; purtroppo, però, le causali che avrebbero determinato il delitto sono esulato dalla memoria popolare. Apparteneva a quel ramo della famiglia nobilissima napoletana dei Sanseverino, detto Quaranta col motto “ Per quadraginta pugnat et vincit „. 48 Giuseppe Catalani Calabrese di Catanzaro. Fu Vicario Generale dell’ arcivescovo di Manfredonia Orsini (poi Benedetto XIII) c venne elevato alla cattedra di Larino nel 1686. Celebrò un Sinodo nel 1690, o curò molto riatroduzione del rito latino nelle comunità albanesi delta diocesi che conservavano il rito greco. Mori nel 1 703. 49 Gregorio Compagni Romano ed appartenente alla nobile famiglia detta più tardi Boncompagni, Era padre Domenicano, e da docente di teologia e penitenziere della basilica di S. Maria Maggioro di Roma venne nominato vescovo di Borgo S, Sepolcro nel 1695. Per dissensi sorti fra lui o la Corte di Toscana, chiese il trasferimento, e nel 1703 fu mandato a Larino. Mori nel 1705, 50 Carlo Maria Pianetti Nobile j e sino, da Uditore della Nunziatura Apostolica di Napoli fu assunto al vescovado di Larino nel 1706; e in Larino mori nel 1725 nella tarda età di anni 77, Celebrò un Sinodo nel 1711 ; e fu zelantissimo del decoro delle Chiese, provocando il restauro e l’ampliamento delle parrocchiali di Casacalenda, Morrone, Umri, S. Giuliano e Campomarino. Suo Vicario Generale fu mons. Puoti. più tardi vescovo di Marsiconuovo. 51 Paolo Colila Calabrese delia diocesi di Tropea, era ascritto ai Minimi. Fu confessore del Cardinale d’Altham, stato viceré di Napoli per poco tempo. Nominato vescovo per Larino nel settembre i 725, nel dicembre del 1726 venne traslato alla sede di Nieotera, dove mori nove anni dopo. 52 Giovanni Andrea 'Pria Nacque in Laterza (Lecce) il 22 luglio 1676, lece gli studi in Napoli, e si addottorò a Roma. Dopo aver servito, quale Uditore, P abate del monastero di Cava, e come Vicario Generale il vescovo di Loreto e Recanati, nel 1714 fu spedito in Portogallo