Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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Il Pierantom, il quale è il più recente e compiuto istoriografo della patriottica gesta degli eroi veneti, non fa alcuna menzione del Bottazzi, pur fra tanta mésse di documenti di polizia ; od il rev. arciprete di Lacedouia d. Daniele Balestrieri ci ha assicurato cho colà non ò alcuna tradizione meli che onorevole del prelato concittadino. Forse la calunniosa voce trasse credito dal fatto che mons. Bottazzi. se non emerse per cultura e per zelo cristiano, emerse certamente pel suo contegno apertamente reazionario, provocando ingiuste e numerose persecuzioni, contro i più noti liberali. Tenne un Sinodo nel 1855, o mori in Castellamare di Stabia nel 1858. 62 Francesco Giampaolo Nacque in Ripalimosano da Giacinto ed Emanuella Ferrante il 25 giugno 1817, Nel 1831 fu condotto a Napoli dal prozio Paolo Nicola Giampaolo, che intendeva direttamente guidarlo negli studi ; senonchè, deceduto questi ai primi dell’ anno successivo, i genitori chiusero il giovanetto nel Seminario archidiocesale della città. Nel 1833 passò nel Seminario di Boiano, e qnivi a suo tempo venne consacrato sacerdote. Nel 1843 fu a Napoli, di nuovo, e vi frequentò la scuola de! marchese Puoti ; e tornato nel paese nativo venne nominato arciprete. Esercitò degnamente tale ufficio fino al 1855, quando ottenne la promozione allo episcopato nella cattedra di Capaccio e Vallo, Nel 1859 fu traslato alla sede di Larino, che governò insino al 1888. Nel 1888, ritiratosi noi paese natale, dove la famiglia richiedeva l’assistenza di lui, rinunciò alla carica, restando semplice amministratore della diocesi fino al 1891, allorché prese congedo definitivo. Mori in Ripalimosano 1’ 8 dicembre 1898. Mons. Giampaolo va ricordato por le sue alte benemerenze a prò’ dei Seminario e della diocesi, pei suoi pregevoli scritti religiosi redatti con purissimo dettato, e sopratutto por le sue ideo sinceramente liberali e patriottiche. Fu l’unico vescovo del litorale adriatico die aderisse nel 1864 alla richiesta del governo nazionale per la benedizione della linea ferroviaria Ancona - Foggia , celebrata in Ancona; onde più volte gli fu offerta la nomina a Sonatore del Regno , che egli cortesemente rifiutò, un po’ per naturale modestia, un po’ per non incorrere soverchiamente nelle diffidenze della Curia vaticana. 63 Berar dina di Milia Nel 1891 fu preconizzato e consacrato vescovo di Larìno l’arciprete di Ritrito (Bari) mons. Vito Fioui, ma non preso possesso della diocesi perchè gli venne negato V exequatur. In sua vece, venne nominato il di Milia, padre cappuccino, nato a Calitrì (Avellino) il 28 ottobre 1839, già stato Delegato apostolico od inviato straordinàrio presso le Repubbliche di S. Domingo, Haiti e Venezuela. 11 di Milia, insieme coll'illustre mons. Cocchia arcivescovo di Chieti aveva riportato le ceneri di Colombo dall’America in Italia, nel 1880. Mori in Larino il 6 aprile 1910, lasciando fama di pietà e di alto disinteresse. Durante il suo governo episcopale gli fu Vicario Generale mons. Luigi Gasparriai, che attualmente ricopre lo stesso ufficio nell’importante diocesi di Nola.