Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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“ Dopo la pubblicazione del patto sociale del 7 luglio 1820, in virtù “ del quale S. M. si compiacque di aderirò alla costituzione attuale , il “ re, per organo del suo augusto figlio, convocò i collegi elettorali. No“ minati da essi, noi ricevemmo i nostri mandati giusta la forma pre“ scritta dallo stesso monarca. “Noi abbiamo esercitate le nostre funzioni conformemente ai nostri “ poteri, ai giuramenti del re ed ai nostri. Ma la presenza nel Regno di un “ esercito straniero ci motte nella necessità di sospenderlo, e ciò mag“ giormente perchè, dietro 1’ avviso di S. A. R. gli ultimi disastri acca“ duti nell'esercito rendono impossibile la traslocazionc del parlamento, “ che d’altronde non potrebbe essere costituzionalmente in attività senza “ il concorso del Potere Esecutivo. “ Annunziando questa dolorosa circostanza, noi protestiamo contro la “ violazione del diritto delle genti, intendiamo di serbar saldi i diritti della “ nazione e del re, invochiamo la saviezza di S, A. R. e del suo augusto “ genitore, e rimettiamo la causa dei trono e dell’indipendenza nazionale “ nelle inani di quel Dio che regge i destini dei monarchi e dei popoli „. Quattro giorni dopo, il 23 marzo, l’esercito tedesco entrò nella capitale, “ Non fu nel pubblico allegrezza scrive il Colletta —nemmeno “ d’uso e di plebo ; nè appariva mestizia, o che gli addolorati temessero “ di mostrarla, o che tutti gli affetti cuoprisse lo stupore „ (276). * $ # L’alba del 1848 sorrise di nuovo ai principi di libertà. Ferdinando 11, sgombrato il governo dalla boriosa tirannide del ministro Dolcarretto mandato in esilio, con atto sovrano del 29 gennaio concedeva la Costituzione. La leggo elettorale del 29 febbraio stabiliva il numero dei deputati al di qua del Faro in numero di 164, in ragione di uno ogni 45.000 abitanti: le elezioni per Distretto; il censo degli eligìbili a ducati 240 annui; quello degli elettori a due. 24 : sedo della votazione il capoluogo del Distretto. Asceso al potere il ministero Troya, 1’ elettorato fu ampliato ; e con R. D. 5 aprile venne disposto che pur rimanendo distrettuali i collegi la votazione avesse per sedo i capoluoghi di circondario (ora mandamento). Lo elezioni avvennero il 18 aprile; e il Parlamento fu convocato il 1° maggio prendendo sede nei palazzo Gravina a Montoliveto. Furono eletti per : Carapobasso Cannavina Ferdinando (277) Colaneri Nazarìo (278) Di Martino Marfinangelo (279) Trotta Domenico (280)