La diplomazia europea

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« Kaoni tz, bisognerà vedere se si pensa a « farne qualche cosa di più solido ». La GUERRA de' SETt’ ANNI. Kaoni tz ad Àquisgraim non riuscì a conchi odere 1’ alleanza con la Francia, ma non ne disperò. Uscito da quel congresso si fece nominare ambasciatore straordinario presso il re Luigi XV, ed in quell’ambasciata fu agevolato dal governo femminile delia Francia, prima della duchessa di Chàteauroux e poi della marchesa di Pompadour. Da queir ambasciata passò al governo, e riunì tutti i poteri come cancelliere di corte e di stato, e sembrò il rappresentante della monarchia austriaca. Federico li di Prussia non poteva sopportare quel ravvicinamento dell’Austria con la Francia, e desolava con i suoi epigrammi i re e le regine; non credeva nè alla bellezza di Mane de Pompadour, nè al genio poetico dell'abate de Pernis, principale ministro di Francia. Nel 1750 Kaunitz coronò l’opera sua; l’accordo franco-austriaco fu fatto. II cancelliere austriaco fu bilanciato dal primo ministro inglese, il famoso William Piti, fatto poi conte di Chatara, che a forza di eloquenza e di odio contro la Francia s’era innalzato al governo del suo paese, e durante il suo ministero, dal 20 ottobre 1756 al 5 ottobre 1761, contribuì potente-