La diplomazia europea

jn'inifr coalizione

133

la Prussia fu costretta alla pace, e con essa l’Olanda e la Spagna; Pitt, traversando Londra a cavallo, fu riconosciuto dal popolo, inseguito sino al suo palazzo, e coperto di fango; Fox e Sheridan, più eloquenti che inai, avevano a loro conto rOlanda conquistata, il Belgio incorporato alla Francia, somme enormi spese in Vandea centro antirivoluzionario. Pitt diceva che sangue inglese non irera colato. « Sì, rispose Sheridan, « sangue inglese non n' è colato, ma l’onore « inglese è colato da tutti i pori ». Pitt, impassibile, magnificò la resistenza dell'Austria, ed ottenne dal parlamento un novello prestito. Rivoli mise Pitt nel più grande spavento; quando Bonaparte si avanzava su Vienna, la. banca inglese sospese i suoi pagamenti, e fu inaugurato il corso forzoso de’ suoi biglietti. Pitt iniziò le negoziazioni di Lilla; durante quelle negoziazioni avvenne a Parigi il colpo di stato del 18 fruttidoro, quando furono invasi dalla forza armata i due consigli, deportati 53 deputati, due direttori ed altri cittadini; l’opposizione, che nel direttorio e ne’ consigli dimandava la pace, fu scartata; il governo si mostrò più fermo ed esigente nelle negoziazioni di Lilla, e trovando Maret, plenipotenziario francese, troppo facile, lo richiamò.