La legazione del cardinale Antonio Berberini nella Guerra del Monferrato

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sivo. elle lo persuase a voltarsi contro Rossi guano. S. Giorgio, e .Ponte-stura, antimurali di quella città (1). Secondo la relazione di fra Valeriano, lo Spinola avrebbe lasciato a Carlo Emanuele 0000 fanti, più le milizie del Collabo; il duca avrebbe avuto dunque ai suoi ordini 18,000 fanti e 4000 cavalli. Sempre secondo il Valeriano il Coli-alto avrebbe comandato le milizie del duca di Savoia, ed il duca quelle di Spagna, come generale spaglinolo (2). Secondo invece il racconto del Ricotti le cose non sarebbero andate cosi piane. Lo Spinola con tutto il suo esercito, che aveva già toccato i confini del Piemonte, avrebbe abbandonato il duca negl impicci, risoluto a disfarsi di Casale, cosa di cui sarebbe rimasto gravemente alterato Carlo Emanuele, tanto piti che il Collabo. il quale si ora fatto molto vivo in suo prò, e ne aveva avuto acerbo parole con lo Spinola, sarebbe partito anch'esso, protestando che se gli Spaglinoli anteponevano gl'interessi propri ai comuni, anch’egli doveva preferire il servizio dell'imperatore al loro (8). Stabilire con esattezza da quale parte sia la verità dei fatti è impossibile; ma siccome il Ricotti tolse questa notizia dal Dinne di S. M. della guerra obe si trova nel negoziato di Francia, mazzo IX 7, Archivio di Stato di Torino, e il quale è stato compilato in buona parte da lui stesso, ed il rimanente da persone a lui care, non è improbabile che sia ingigantito un semplice scambio di parole un po’ vive, per spiegare il cattivo esito delle vicende militari come dovuto alla sleale condotta d’alleati, che avevano promesso di difenderlo ari ogni i costo. Quantunque non sia nostro compito trattare dei fatti di guerra, restringendoci a studiare l'azione esercitata dal Cardinal legato e da Urbano VII 1. pur nondimeno siamo costretti ad accennarli, almeno di volo. Luigi XIII nel maggio del 1680 entrava in Savoia con forte esercito, e senza molte difficoltà occupava Chambery, Aniieucy e Rumily. Il principe Tommaso non avendo forze bastevoli per tener con onoro la campagna si era trincerato a Conflant, dove risero, uscendo dalla stretta valle della Tarantasia. ed incontrando il gruppo pietroso dei monti Bovili, voltasi verso Mommeliano (4). Luigi XIII. impadronitosi di Conflant, si volse contro iMoninoliano, e la Carboniera, le quali terre s'arresero tra il decimonono e il vigesimo giorno del mese: ma il castello di i\Fonine!iano fece 1 resistenza adeguata all’antica riputazione (5). Xel frattempo le trattative di pace languivano, e lo stesso cardinale Francesco Barberini scriveva a Vienna «che i negoziati dormono 1 ». Non. che il Cardinal Antonio avesse abbandonato l’incarico, che dal papa gli era stato affidato, ma consapevole della sua etrema debolezza, dopo aver tentato vanamente tutti gli esperimenti possibili e immaginabili, in preda allo sconforto, non avendogli mai sorriso il

(1) 20 Aprile 1630. Fra Valeriano al Card. Legato (Bibl.Barberini, Cod. LXXTI, 40, Fogli 122-24, Doc. LXXI). (2) 20 Aprile 1630. Fra Valeriano al Card, Legato (ivi). (3) Vedi Ricotti, opera citata, voi. 4°, pag. 297. (41 Vedi Ricotti, Storia ddfa Monarchia piemontese ecc., voi. 4°, pag. 198. (6) Ricotti (ivi).