La legazione del cardinale Antonio Berberini nella Guerra del Monferrato

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noli a torto, che i Francesi nel frattempo avessero agio di scendere nel Mantovano in aiuto del Xevers, per neutralizzare gl' inconvenienti che questa sospensione avrebbe potuto portare agl'interessi dell'impero, domandava ; 1° che fossero introdotti presidi alemanni in Mantova: 2" che gli fosse ceduta la « fortezza o castello di Porto, che può considerarsi come la chiave di Mantova»; 3° che il Duca licenziasse le milizie straniere, e specialmente quelle venete e francesi. Nel caso che il duca, ili Al auto va rifiutasse queste tre condizioni, pretendeva almeno, che ì francesi deponessero nel Alonferrato le insegne regie, e stessero come .soldati al servizio del Xevers, ovvero ne uscissero, e ne entrassero un numero corrispondente d’altra nazione (1). Il Collabo, in base agli ordini di Ferdinando, suo signore, non ostante i buoni uffici del Fancirolo, il quale instancabile andava dalli mio all’altro. e la proposta- di mutare il Castello di Porto con. Castel Gioffredo (2). insuperbito dalla buona fortuna, essendosi impadronito di Gotto, piazza di qualche importanza (dì), s’ostinava a pretendere il Castello suddetto per concedere la desiderata tregua. Il duca di Xevers a sua volta rifiutava ceder questa, fortezza. (4j. Invano il Pancirolo cercò con tutti Ì possibili mezzi di raggiungere un risultato concreto ; i suoi tentativi si spuntarono contro la ferma risoluzione delle parti contendenti, laonde, benché a malincuore, fu costretto ad avvertire il Cardinal legato delle difficoltà incontrate « che rendono questo affare come disperalo » (5). Ala pochi giorni dopo il Fancirolo, per consiglio del Cardinal legato, partiva nuovamente alla volta di Mantova, « essendosi fatta apertura di un altro negozio con lo Spinola ed il Collabo» (6). Il Pane brolo aveva, avuto da essi l'incarico di fare al Xevers la seguente proposta : di cedere, cioè, gli Stati 'li Mantova e Monferrato al contedi Collabo, il quale gli avrebbe restituito il Mantovano libero, salvo mia .piccola parte del territorio, ove avrebbero alloggiato pochi soldati imperiali: il resto dell’esercito sarebbe passato nel Monferrato, dove il Xevers avrebbe ceduto la cittadella e la rocca di Casale al Cobalto; dopo questa cessione le milizie imperiali avrebbero sgombrato il Alonferrato Ti. Se non che. prima ancora che il negozio fosse portato al termine, sorsero gravi difficoltà: il Collabo, mutato improvvisamente pensiero, ordinò al colonnello Aldrigher d’impedire al Panri rolo il passaggio, quantunque munito di regolare salvacondotto (8). Il duca ed i Veneziani protestarono di non volerne nemmeno sentire a parlare. Il modo di procedere si degli uni che degli altri può sembrare

(I) 1° Dicembre 1029. Francesco Barberini al ballotta (Arcb. seg. del Vat„, Cifre di Germania, N. 119, Foglio 187, Doc. I). (S) 30 Novembre 1629. TI Pancirolo al Card. Legato tßibl. Barberini, Codice LXXII, 40, Foglio 4, Doc. IV). (3) 1° Dicembre 1629. F. Barberini al Card, di Bagno (Archiv. seg. delVat, Cifre di Francia , Codice LXXXVIT, X. 73, Doc, VII). (4) 27 Novembre 1629. F Barberini al Card, di Bagno (Arcb. seg. del Yat., Cifre di Francia, Codice LXXXVII, N. 73, Doc. V). (5) 8 Dicembre 1629. F. Barberini al ballotta (Arcb. seg. del Vai., Cifre di Germania, N. 119, Foglio 198, Doc. III). (Q) 8 Dicembre 1629. Francesco Barberini al ballotta (Arcb. seg. del Vat,, Cifre di Germania, N 110, Foglio 198, Doc. III). (7) 30 Novembre 1629. Pancirolo al Cavagliela (Éibl, Barberini, Codice LXXIT, 40, Foglio 1, Doc. VI). (8) 20 Novembre 1029. Pancirolo al Cavagnola (ivi).