Per un'intesa economica fra l'Italia e l'Austria

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Perciò l’elemento economicamente attivo del vostro e del nostro paese deve dare chiara prova di questa cordialità di rapporti, ed io credo assai opportuno di esaminare, dal punto di vista economico, il valore e gli scopi di questa amicizia. A tal fine nessun altro argomento sarebbe meglio che quello di cui tratterrò.

II.

Le spese enormi e in continuo aumento per l’esercito e per la marina hanno attratto anche in Austria-Ungheria, come in altri Stati, l’attenzione di coloro che hanno a cuore il benessere economico e intellettuale del proprio paese sul problema degli armamenti, e si è posto seriamente il quesito; Qual’è il bilancio degli armamenti ?In quale rapporto sta il loro costo con la loro utilità? Quale parte hanno essi nella pubblica finanza? Queste gravi domande trovano implicitamente una risposta nel giudizio di uomini di Stato, che si preoccupano vivamente delle conseguenze economiche derivanti dall’inutile gara per gli armamenti. Così il Conte Aehrenthal nell’ultima sessione delle Delegazioni disse che « le spese sempre crescenti per gli armamenti sono un grave onere per i popoli » e salutò con simpatia tutti quei tentativi che mirano a diminuirli. In Inghilterra, uno dei paesi più ricchi del mondo, il ministro degli esteri, Sir Edward Gì-rey, parlò « del peso eccessivo che cagionano ai popoli le spese per gli armamenti » e disse che « gli armamenti vengono a costare più cari della guerra e che i popoli si dissanguano, per cosi dire, già in tempo di pace ».