Bibliografia Vichiana I
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UNA POLEMICA
del vostro Giornale, avete favorito rispondere, e sì farmi degno in un certo modo (quando io non lo sono, né ho ardito, né poteva ardire presumerlo) di starvi a petto e del pari ». Notevole del pari, per la storia esterna della Seconda risposta, ciò che soggiunge il Nostro {Opp., I, 240) : essersi egli, nel leggere il secondo articolo del Giornale, sentito « pungere da un qualche leggiero stimolo di passione : ma, perché l’amor proprio allora più ci è nemico quando più ci lusinga, non volli ascoltarla, ma, portatomi dal signor Matteo Egizio, che trascelsi tra tutti perché più di tutti il conosceva ben affetto alla vostra assemblea, il domandai, avendoglielo dato a considerare, che esso farebbe se così fessesi scritto d’opera sua ; ed egli, uomo altrimenti di riposatissimi affetti, risposerai che stimerebbe esser lui posto in obbligazion di rendere ragione di ciò che avrebbe scritto ». Converrebbe ora dare rilievo al fatto che in codesta molto più lunga e importante Seconda risposta l’autore, oltre che approfondire assai meglio il suo pensiero, assume posizione molto più combattiva contro il metodo cartesiano (cfr. Opp., I, 27176). Ma, poiché con ciò dalla storia esterna s’invaderebbe il campo di quella interna, giova invece aggiungere che, senza i due articoli del Giornale, le due Risposte furono ristampate in appendice alla già citata prima traduzione italiana del Liber metaphysicus così nell’edizione milanese del 1816 come nella ristampa napoletana del 1817; poi dal Villarosa nel secondo volume degli Opuscoli (1818); indi nel secondo volume della silloge del Corda e in quella del Predar! : laddove, insieme coi due articoli del Giornale, furono ridate dal Ferrari nel secondo volume della sua prima raccolta, dalla quale, sempre coi due articoli del Giornale, passarono nelle altre sillogi derivanti da quella. Del pari, una con gli articoli, ricollazionati sul Giornale, e collazionate a loro volta su un esemplare con postille autografe serbato nella collectio del Croce, hanno riveduto la luce nella silloge del Nicolini, I, 195-279. Per ultimo, ora in una traduzione più o meno testuale, ora per excerpta, sono state esibite anche in francese nelle citate CEuvres choisies de Vico curate dal Michelet.