Bibliografia Vichiana I

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UNA POLEMICA

IV LA POLEMICA COL « GIORNALE DE’ LETTERATI DTTALIA »

Di due articoli di quel Giornale, nei quali si movevano obiezioni alla gnoseologia e alla metafisica ragionate nel primo libro del De antiquissima (v. sopra p. 15), si discorrerà nella seconda parte del presente lavoro (sezione prima, capitolo primo). Qui è da dire che all’uno e all’altro il Vico replicò con due opuscoli stampati nello stesso formato di quel libro, sovente rilegati insieme con questo e intitolati rispettivamente : « Risposta del signor Giambattista Vico, nella quale si sciogliono tre opposizioni fatte da dotto signore contro il primo libro De antiquissima italorum sapientia, ovvero Della metafisica degli antichissimi italiani tratta da’ latini parlari » (in Napoli, MDCCXI, nella stamperia di Felice Mosca, con licenza de’ superiori, di pagine 48); e « Risposta di Giambattista Vico all’articolo X del tomo Vili del Giornale de ’ letterati d’ltalia » (in Napoli, MDCCXII, nella stamperia di Felice Mosca, con licenza de’ superiori, di pagine 93 più tre innumerate). Probabile che, nell’intitolare la Prima risposta, il Vico s’ispirasse ai titoli così delle « Premières objectioris faites [a Cartesio] par M. Catarus, savant théologien des Pays-Bas », come delle Réponses [del Descartes] aux Premières objections. A ogni modo, 1’ essere codesta Prima risposta indirizzata particolarmente al « dotto signore » che aveva recensito il Liber metaphysicus, e la seconda invece, genericamente, al Giornale de ’ letterati, cioè, giusta le intenzioni del Nostro, alla redazione al completo, compresi i condirettori Apostolo e Pier Catterino Zeno, viene chiarito dal Vico stesso nella Seconda risposta, ove, rivolgendo il discorso precisamente a tutti i redattori, spiega ( Opp ., I, 239-40) d’ avere indirizzato la Prima risposta «ad un dotto signore anonimo, per dimostrare che io voleva difender me, non già dar briga a voi » : ma d’ avere dovuto seguire altra forma nella Seconda risposta, dopo che (com’egli non troppo esattamente pensava) « voi, per vostra bontà, non avete voluto, come per ragion potevate, che l’anonimo stesso privatamente confutasse la mia Risposta, ma tutta la vostra ragunanza, cioè a dire una università di letterati uomini, con la favella comune