Bibliografia Vichiana I

ROMAGNOSI

441

asserire che ogni lettore della Genesi del diritto penale avrebbe dovuto convenire che nessun altro « più puramente, con maggior nerbo ed eloquenza » avrebbe sin allora fatto « parlare la scienza legale nella lingua di Macchiavello e di Galileo ». Quasi simultaneamente, Giuseppe Ferrari ne La mente di Gian Domenico Romagnosi riteneva tanto maggiormente il suo già maestro un integratore del Vico in quanto all’ incivilimento « nativo », affermato dal filosofo napoletano, aveva aggiunto l’idea dell’incivilimento « dativo » : lode ch’è in effetti un fiero biasimo, dal momento che un incivilimento dativo è la negazione del concetto stesso d" incivilimento. Senonché, appena qualche anno dopo, il medesimo Ferrari, nella prima edizione de La mente del Vico, scriveva tra l'altro che le false accuse del Romagnosi contro la Scienza nuova « e i suoi sforzi ostinati per abbassare Vico fino a Steliini sarebbero una macchia alla sua memoria, se il genio che si smarrisce nella profondità delia sua intelligenza, e lo spirito di partito che si difende nelle sue convinzioni, potesse aver altra responsabilità che quella della buona fede ». Che, come tutti vedono, è un oscuro groviglio di parole, non molto lusinghiero per l’ingegno e la coscienza morale del Romagnosi, se, come pare, il Ferrari volle dire che questi peccò per eccesso d’intelligenza e di faziosità. Discepolo prediletto del Romagnosi, che, dopo essergli stato benevolo per quindici anni, gli morì tra le braccia, raccomandandogli la sua fama, Carlo Cattaneo fu indotto dal grande affetto verso il maestro a sopravvalutarlo al punto da porlo anche lui alla pari col Vico (si veda già sopra p. 244) e qualche volta persino più in alto. Si pensi che, non contento d’asserire, esagerando, che il giureconsulto emiliano era stato il solo a studiare la Scienza nuova in un tempo in cui nessuno la conosceva : non contento di aggiungere che un « vizio tedioso che opprime l’intelligenza giovanile», e fu «invano scoperto e accusato dal solitario Vico » vale a dire la fede nell’eccellenza della dimostrazione matematica, scese fino a noi, che l’abbiamo visto con dolore togliere popolarità al semplice e grande Romagnosi »: scrive finanche che «dall’ideologia dell’individuo si vede sulle tracce del Vico e di Steliini surgere il Romagnosi alle più sublimi investigazioni della ideologia delle genti ». Senza dire che di provenienza romagnosiana è, nel Cattaneo, il battere e ribattere sul fatto che, a causa della scarsa cultura del suo secolo e sua.