Bibliografia Vichiana I
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NIEBUKH - « GÒTTINGISCHE GELEHRTE ANZEIGEN »
(Paris, Champion, 1930), p. 171. Del Cantoni, G. B. Vico , pp. 187223. —Del Werner, la monografia sul Vico citata più oltre, pp. 255-56. 5. I « Gòttingische Gelehrte Anzeigen».—Giudizio avverso al Vico esprimeva un anonimo nel recensire nelle pagine 1063-64 del secondo volume (1819) di codesta rivista la ristampa milanese del 1816 dell’ultima Scienza nuova: librodiceva da potersi considerare ancora nuovo in Germania, ove, per altro, difficilmente avrebbe trovato maggior numero di lettori che pel passato. Di certo —continuava l’anonimo il Vico, nel quale, a suo dire, sarebbe da vedere un « giurista », può essere considerato un precursore del Montesquieu (v. sopra p. 289), nel senso che « nella prima metà del secolo decimottavo, quando i giureconsulti non usavano ancora meditare sullo spirito delle leggi, pose a profitto le cognizioni, che s’era procacciate con lo studio della storia antica e moderna e anche della filosofia, per ispiegarsi in certo qual modo coincidenze e diversità nelle costituzioni di tutti i tempi e di tutte le nazioni » ; e, poiché (come, secondo l’anonimo, apparirebbe dall’ Autobiografia) « si riteneva un genio di prim’ordine, chiamò codesta parte della politica, che credeva avere scoperta, Scienza nuova ». Ma in fondo proseguiva l’anonimo chi abbia la pazienza di leggere un libro scritto in uno « stile pesante e confuso », e nel quale i concetti s’accavallano, senza che si scorga neppure l’ombra di una « critica storica », troverà, « insieme con una variopinta erudizione, che s’ allarga alla filosofia, poesia, teologia, giurisprudenza e a tutte le altre scienze storiche, il pensiero favorito dell’ autore : che gli uomini tendono dapprima al necessario, poi al lusso e, per ultimo, tutto finisce con la dissipazione dei beni acquistati ». Che, come ognuno vede, è un ridurre la Scienza nuova a una scialba parafrasi della degnità Ixvi (Opp., IV, capov. 241). Vero è che « cose particolarmente singolari contiene la seconda parte, che s’ intitola Della sapienza poetica, ma che s’occupa di politica » : da che appare, a sua volta, che l’anonimo non s’avvide che, oltre la lunga sezione consacrata alla Politica poetica, il secondo libro dell’ opera ne contiene altre molte, che, intitolate Della metafisica poetica. Della logica poetica, Della morale poetica e via enumerando, danno nuovi principi di estetica, di filosofia del linguaggio, di filosofia del mito e delle religioni, e così via.